La formazione schierata da Ranieri contro la Lazio è la più vecchia in Serie A della Sampdoria dal dicembre 2006: i blucerchiati non sono (più) squadra da plusvalenze
La Sampdoria non è una squadra per giovani. O meglio, nella Sampdoria schierata contro la Lazio c’è stato poco, troppo poco, spazio per i giovani. All’Olimpico Claudio Ranieri ha scelto la formazione blucerchiata più vecchia mai scesa in campo dal 2006.
Si giocava Sampdoria-Siena nel 10 dicembre 2006 e l’undici blucerchiato aveva un’età media di trent’anni e 220 giorni. Contro la Lazio, la squadra scelta da Ranieri aveva un’età media di 29 anni e 357 giorni, quasi trent’anni dunque. Colpe, diciamo, dei trentotto di Quagliarella, dei quasi trentaquattro di Candreva, dei trentadue di Yoshida, dei trentuno di Ekdal e Adrien Silva e dei trenta di Ramirez.
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Il tutto mentre in panchina – inspiegabilmente – sedevano il classe 2000 come Mikkel Damsgaard, che ha messo in mostra il suo talento anche nella quasi mezzora giocata e Jakub Jankto, classe 1996. A differenza degli anni passati, fatta eccezione proprio per il danese e, in parte, per il ceco, la Sampdoria non sembra una squadra adatta a fare plusvalenze. Anche perché l’altro giovanissimo Kristoffer Askildsen (2001) è sempre relegato in panchina.
Un’inversione di tendenza per una squadra che spesso ha puntato su lanciare giovani che, poi, hanno fruttato plusvalenze importanti come Schick, Skriniar, Andersen e Praet.