Terminata la semifinale olimpica tra Giappone-Spagna: niente storica finale per il difensore della Sampdoria Yoshida e compagni. Ora resta la medaglia di bronzo.
Ad un passo dalla finale si ferma il grande sogno della Nazionale di calcio del Giappone. Ci ha pensato una rete di Marco Asensio , mattatore nelle partite che contano anche in passato col Real Madrid, a infrangere sul più bello il sogno dei ragazzi capitanati da Maya Yoshida. Il difensore della Sampdoria, che aveva spinto in semifinale la sua nazionale con il rigore decisivo ai quarti, non ha potuto nulla contro gli spagnoli che si giocheranno la medaglia d’oro con il Brasile.
Una partita, Giappone-Spagna, decisa ancora una volta oltre i novanta minuti, che sono terminati 0-0. Peccato per il centrale della Sampdoria, capitano di una nazionale che è stata vicinissima ad una storica prima finale olimpica nel calcio. Yoshida che, tra l’altro, sul finire del secondo tempo supplementare si è reinventato attaccante, per provare a lasciare ancora il segno proprio come contro la Nuova Zelanda.
Giappone fuori in semifinale. Per Yoshida adesso il bronzo, poi la Sampdoria
Sampdoria, sfuma il sogno olimpico del Giappone di Yoshida
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Resta l’amaro in bocca ai giapponesi per non essere riusciti a centrare una finale senza precedenti. Ancor più perché disputata in casa, ai Giochi Olimpici in scena a Tokyo. La Spagna troppo più forte avanza, mentre a Yoshida resterà la finale per il terzo e quarto posto, da giocarsi venerdì, con la quale la sua squadra proverà a conquistare almeno la medaglia di bronzo. In quella che potrebbe essere l’ultima olimpiade giocata dal giocatore con record di presenze nella nazionale di calcio giapponese.
Parte dunque il conto alla rovescia per il rientro in Italia di Yoshida: dopo aver saltato tutto il ritiro, la sua stagione alla Sampdoria potrà finalmente cominciare.
									 
					


