La Sampdoria ridimensionerà anche il proprio settore giovanile: riduzione dei costi del 50%, rimangono solo le squadre obbligatorie
L’opera di ridimensionamento dei costi della Sampdoria non coinvolgerà soltanto la prima squadra. Il cost cutting sta toccando, infatti, anche il settore giovanile, che si sta avviando verso un profondo cambiamento al termine, inoltre, di una stagione disastrosa, chiusa con la retrocessione in Primavera 2 per la prima volta.
L’obiettivo – riporta Il Secolo XIX – è quello di abbattere i costi del 50%, rientrando in un perimetro organizzativo simile a tutte le altre società di Serie B. Negli ultimi due anni per il settore giovanile il costo medio è stat di due milioni di euro, con stagioni – come quelle con Felice Tufano alla guida – in cui la Primavera veniva fatta quasi a costo zero.
Sampdoria, come cambia il settore giovanile
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L’anno prossimo la decisione sarà quella di rinunciare a tutte le squadre non obbligatorie secondo le norme che regolano le licenze nazionali. Si tratta, in sostanza, delle squadre dei più piccoli, secondo una pianificazioni che, almeno in Serie Bkt, fanno quasi tutte le squadre, incluso il Palermo, che ha alle spalle una proprietà solidissima come il City Group.
Per la Serie Bkt, si devono mantenere la Primavera e poi le Under 18, 17, 16 e 15. Più giù c’è l’obbligo a partecipare ai campionati e ai tornei ufficiali anche con squadre di società affiliate alla Figc e legate da un accordo di collaborazione.