Sampdoria, senza Ferrero ma con Marco Lanna e il nuovo CdA Carlo Osti può tornare, anche se non proprio da subito. Le tempistiche dipendono però dalla stessa società.
Il volto della Sampdoria è ufficialmente cambiato e Marco Lanna ha preso il posto di Massimo Ferrero. L’era del Viperetta è dunque chiusa e possono cominciare a vedersi le prime conseguenze. Come ad esempio il possibile se non probabile rientro di Carlo Osti nella dirigenza della società blucerchiata. Osti che, alla Sampdoria dal 2012, ha ricevuto lo scorso settembre la sospensione cautelare, causata da questioni irrisolte proprio con Ferrero.
Con l’estromissione di Ferrero dal mondo Sampdoria Osti può riprendere il suo posto. Il mercato è alle porte e sarà molto impegnativo per una società in bilico tra debiti e necessità di cedere, per cui Daniele Faggiano potrebbe avere bisogno di una figura come Osti al suo fianco. E l’ex ds blucerchiato ritornerebbe nel posto che gli è appartenuto per nove anni, prima del fatidico 30 settembre.
Ma il rientro, anche se probabilmente auspicato, non potrà essere immediato. Per Osti infatti è ancora formalmente in ballo la sospensione cautelare da parte della Sampdoria e si dovrà giocare prima la partita di fronte al Tribunale del Lavoro di Genova. Sospensione che Osti e il suo avvocato, Mattia Grassani, avevano già contestato, ma a questa contestazione la Sampdoria non ha mai risposto.
Sampdoria, via Ferrero e dentro Osti. Ma la sospensione cautelare rallenta la procedura. Lo scenario
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Dunque potrebbe essere la natura del contenzioso tra Osti e la Sampdoria a bloccare temporaneamente il suo rientro in società. Se venisse chiamato sicuramente accetterebbe e riprenderebbe il suo posto come direttore sportivo. Ma prima Osti deve sciogliere e risolvere i contenziosi di lavoro con la Sampdoria, come ha spiegato proprio l’avvocato Grassani a Quelli che la Samp.
Ed è un contenzioso per il quale c’è silenzio solo da parte della Sampdoria, che non ha mai risposto alla contestazione di Osti riguardo la decisione di sospenderlo dal suo ruolo societario. Grassani aggiunge ancora:
Dal 30 settembre, che è il giorno di sospensione, Osti non hai mai ricevuto il ricorso al tribunale del lavoro che la Sampdoria aveva annunciato pochi giorni dopo la contestazione fatta da Osti stesso, in occasione della prima sanzione cautelare. Perciò siamo ancora in attesa di un contenzioso che non è ancora sfociato davanti al Tribunale del Lavoro di Genova ma questo dipende dalla Sampdoria e non certo da Osti.“
Quando però questo contenzioso sarà risolto, la Sampdoria potrà riaccogliere a braccia aperte il suo collaboratore esiliato. Anche perché la società è cambiata e Ferrero non c’è più. Con lui potrebbero essersi volatilizzati anche i motivi stessi alla base della sospensione. Perciò se la Sampdoria ritirasse di sua sponte una sospensione che non ha più ragione d’essere, quali tempistiche ci sarebbero per il rientro di Osti? Risponde l’avvocato Grassani:
Non ci sono formalità particolari, per cui al massimo direi qualche giorno