Nell’ultimo mese la Sampdoria ha avuto diversi cali di concentrazione: cali che hanno portato a troppi punti persi. Dai giocatori d’esperienza deve partire la svolta
Nel mese di novembre i cali di concentrazione sono costati diversi punti alla Sampdoria. Una Sampdoria che, in troppe partite, gioca a intermittenza, rischiando di compromettere o compromettendo il risultato. La partita contro il Torino è un chiaro esempio di come la squadra di Ranieri tenda, troppo spesso, a staccarsi dal campo.
Sia l’avvio che la parte finale sono stati pessimi. Minuti in cui la Sampdoria è stata tutt’altro che squadra, intervallati, però, da una buona mezzora in cui tutto girava per il meglio. Ripercorrendo a ritroso il mese, si incorre nel derby di Coppa. Derby in cui, dal pareggio di Scamacca, la squadra ha staccato la spina incassando altri due goal. E l’eliminazione.
LEGGI ANCHE Sampdoria, quattro rinnovi solo da annunciare

Finale amaro anche contro il Bologna, ma non è una novità, come scritto qui, mentre a Cagliari la gara si è compromessa sul finire del primo tempo. Quando l’espulsione di Augello ha messo la partita su binari difficili da percorrere.
La Sampdoria, nell’ultimo mese, sembra entrata in una crisi mentale che le impedisce di tenere alta la tensione per tutti i novanta minuti. Anche per questo, in sede di mercato, Ranieri ha chiesto e ottenuto giocatori di esperienza come Candreva e Adrien Silva. Non a caso, da loro – e dal solito Quagliarella – è partita la carica contro il Torino.