La Sampdoria è affondata a Venezia e il Secolo XIX, oltre ai limiti strutturali e qualitativi, evidenzia la mancanza di carattere della squadra di Foti e Gregucci
Mettiamo una squadra con poca qualità e ancora meno idee. Se si aggiunge la mancanza di carattere, ne esce la ricetta per descrivere la sconfitta della Sampdoria a Venezia, la seconda dell’era Salvatore Foti-Angelo Gregucci, la settima su 12 partite in questa Serie Bkt.
La Sampdoria è ultima da sola in classifica (il Mantova ha vinto di nuovo, lo Spezia ha strappato un pareggio in inferiorità numerica per metà partita) e, come titola il Secolo XIX, questo è dovuto anche e soprattutto alle lacune caratteriali del gruppo squadra.
Una cosa che ha sottolineato anche Foti, molto arrabbiato nel post gara, lasciando facilmente intendere che i blucerchiati giocano con la paura. Un sentimento che non si può avere se si lotta per non retrocedere, ma soprattutto se vesti la maglia della Sampdoria.
Venezia-Sampdoria, squadra senza carattere. Foti nel post gara: “Chi ha paura non può giocare qui”
Sampdoria, sconfitta pesante a Venezia, il Secolo XIX: squadra senza carattere
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Ci sono limiti strutturali nella rosa, evidenzia ancora il quotidiano genovese, che è mal assortita in alcuni reparti. A Venezia poi mancavano i giocatori più tecnici, come Simone Pafundi, Estanis Pedrola e Matteo Ricci, con il solo Luigi Cherubini capace di inventare qualcosa dal punto di vista qualitativo.
Ma ciò che è mancato in Laguna e sta mancando di più a questa Sampdoria è il carattere. La capacità di reagire alle difficoltà, al goal subito, di aggredire l’avversario con più grinta di lui. Fino a che i blucerchiati si sono sfaldati, reagendo solo per una ventina di minuti nel secondo tempo, specie dopo la rete estemporanea di Liam Henderson.
Ma è bastata l’azione del terzo goal di Daniel Fila per affossare di nuovo la Sampdoria. Una squadra che, ad oggi, sta vivendo molte difficoltà. E non riesce a tirarsene fuori soprattutto caratterialmente.



