Scomparsa Mihajlovic, gli Ultras Tito Cucchiaroni si uniscono al cordoglio: il messaggio è la dichiarazione d’amore di Sinisa per la Sampdoria
Tutto il mondo del calcio è sotto shock per la scomparsa di Sinisa Mihajlovic, avvenuta dopo 3 anni di lotta contro la leucemia. In particolare i tifosi della Sampdoria, che hanno potuto ammirare le gesta del serbo sia da giocatore sia da allenatore. Hanno condiviso tanti momenti insieme, di gioia e di sofferenza. Ma c’è una cosa che ha accomunato Sinisa e i sampdoriani più di ogni altra: l’amore per il blucerchiato, l’orgoglio di difenderlo e indossarlo, l’onore di portarne avanti la storia.
E allora la scelta degli Ultras Tito Cucchiaroni per ricordarlo è stata quella di citare una dichiarazione di Mihajlovic stesso in cui parlava della gloria della Sampdoria e dell’onore di vestire la sua maglia. Proprio per commemorare un uomo, un lottatore che al blucerchiato ha dato tutto, come fosse un tifoso.
Scomparsa Mihajlovic, gli Ultras Tito Cucchiaroni ricordano Sinisa: “Insegnerò ai miei giocatori la storia della Sampdoria”

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Ecco il contenuto integrale del messaggio degli Ultras Tito Cucchiaroni:
Giocare nella Sampdoria deve essere per tutti un onore. Questo è un club prestigioso, con 67 anni di storia. E se qualcuno dei miei giocatori questa storia non la conosce gliela ricorderò io. Ricorderò ai miei giocatori, che la maglia che indossano è stata vestita in passato da grandi giocatori e grandi uomini. Sono talmente tanti che me li sono dovuti scrivere per ricordarli tutti: potremmo partire dagli anni ’50 e andare avanti e citare Suarez, Skoglund, Brighenti, o dire che qui ha giocato un Ct Mondiale come Lippi. […] Questa è stata la squadra di una coppia irripetibile, tra le più grandi della storia del calcio italiano, come Vialli e Mancini, di una freccia come Lombardo, di talenti come Dossena e Salsano, di attaccanti come Chiesa e Montella. Fino a Cassano e Pazzini. E ne dimentico tanti… In panchina si sono seduti miti come Fulvio Bernardini e Vujadin Boskov, e tecnici innovatori come Eriksson. Questo club negli ultimi 30 anni è stata gestito da due grandi famiglie: Mantovani e Garrone. E io ho avuto l’onore di conoscerle entrambe. Qui solo vent’anni fa si vinceva una Coppa delle Coppe, uno scudetto e si è persa ai supplementari una Coppa dei Campioni. […] Perché nella sua storia la Samp è anche caduta ma si è sempre rialzata.