Scomparsa Mihajlovic, lutto enorme per Stankovic: l’allenatore della Sampdoria in silenzio doloroso in ritiro, come lui anche il vice Sakic. Il racconto
Senza parole. Nessuna che potesse esprimere il dolore immenso che la notizia della morte di Sinisa Mihajlovic ha recato a Dejan Stankovic, allenatore della Sampdoria ma soprattutto amico e compagno di una vita del connazionale scomparso a 53 anni. Nella giornata fatidica del 16 dicembre tutto il ritiro blucerchiato è stato in apprensione per le condizioni dell’ex giocatore e tecnico della squadra, fino poi alla tristezza e allo sconforto subentrati all’apprendimento della scomparsa.
Stankovic ha vissuto tutto questo in doloroso silenzio, annullando la cena dello staff tecnico e rifugiandosi nella camera d’albergo, in contatto con la moglie di Sinisa, Arianna Mihajlovic. Tutti hanno scritto un pensiero sui social per la prematura scomparsa di un simbolo del calcio italiano e mondiale, ma Deki non ce l’ha fatta. Ha vissuto tacendo un dolore che è suo personale, di amico e collega da una vita.
Scomparsa Mihajlovic, staff della Sampdoria in lutto: Stankovic e Sakic in silenzio assoluto
Sampdoria, scomparsa Mihajlovic: il doloroso silenzio di Stankovic
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Solo di 9 anni più giovane, il percorso di carriera dello Stankovic calciatore ha ricalcato molto quello di Mihajlovic, che prima è stato modello e mentore, poi vero e proprio amico. I due hanno condiviso 6 anni alla Lazio, arrivandovi insieme e partendo insieme alla volta dell’Inter, dove hanno giocato fianco a fianco per altre due stagioni. Dal 1998 al 2006 hanno fatto parte dello stesso spogliatoio, condividendo tutto fino al ritiro da calciatore di Sinisa.
Da qualche anno Stankovic ha intrapreso la carriera da allenatore, anche qui seguendo le orme di Mihajlovic che lo hanno portato alla Sampdoria. Squadra vissuta, difesa e amata da Sinisa, esattamente come da Nenad Sakic, vice di Deki ma ancora prima dello scomparso allenatore suo connazionale. Anche l’allenatore in seconda della Sampdoria è stato travolto dal lutto, dopo i tanti anni di collaborazione che lo hanno visto combattere e lottare accanto al guerriero. Una mancanza che sia per l’allenatore blucerchiato sia per la sua spalla non è facile da accettare.