La salvezza della Sampdoria passa per i secondi tempi: migliorando l’approccio alle partite nei primi tempi e mantenendo il trend dopo l’intervallo, la squadra blucerchiata può trovare la quadra giusta per aggiudicarsi la corsa salvezza.
La classifica dopo 24 giornate è ancora magra, per i ragazzi di sir Claudio. Il terz’ultimo posto è solo ad un punto. Bisogna capire cosa in fretta cosa non va e correre ai ripari.
Claudio Ranieri è l’uomo giusto, con la fama da “aggiustatore” ( “fixer”, così lo chiamavano in Inghilterra già nel lontano 2011).
Ha analizzato i dati di una squadra che è incostante e spesso approccia le partite in maniera sbagliata. Solo così si spiegano le pessime prestazioni nei primi tempi, da fanalino di coda europeo.
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Ma bisogna vedere anche il rovescio della medaglia. Se le partite durassero solo per il secondo tempo, la Sampdoria sarebbe salva e anzi, sarebbe in scia per un posto in Europa.
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La salvezza della Sampdoria passa anche dai dati confortanti dei secondi tempi: 19 goal subiti, solo otto squadre hanno fatto meglio mentre tutte le altre hanno fatto decisamente peggio.
A questa chiave di lettura va aggiunto un elemento davvero positivo, quanto meno a livello caratteriale. I blucerchiati hanno guadagnato ben 10 punti da partendo da situazioni di svantaggio, come Inter e Juventus. Solo tre squadre hanno fatto meglio: Atalanta (19) Lazio (16) e Bologna (14),
Insomma Ranieri ha forgiato un gruppo che quanto meno non molla mai, ci prova fino alla fine. Per questo ha ragione chi dice che comunque la squadra è viva, al di là delle imbarcate subite (da utlimo con Lazio e Fiorentina).
Le statistiche non sono tutto, ma sicuramente danno spunti di riflessione e di lavoro, non solo agli addetti ai lavori ma anche ai tifosi.