Il playout Sampdoria-Salernitana è stato l’ultima partita diretta dall’arbitro Aureliano, che a fine partita si è emozionato per l’abbraccio di tutti
Nell’attesa del ritorno del playout di Serie Bkt, la partita Sampdoria-Salernitana, giocata al Luigi Ferraris domenica 15 giugno, è stata la penultima della stagione cadetta. Ma, contemporaneamente, è stata anche l’ultima dell’intera carriera dell’arbitro Gianluca Aureliano, 45enne della sezione di Bologna, che al triplice fischio a Marassi ha messo fine alla sua avventura da direttore di gara. Dopo 48 partite dirette in Serie A e 151 in cadetteria, ha appeso il fischietto al chiodo.
La sfida del playout d’andata tra Sampdoria e Salernitana, dunque, sarà per sempre nella sua memoria. In particolare per un fatto, che lo ha colpito ancora di più. Lo ha raccontato all’Unical, nell’evento “Chiacchiere da Var”, andato in scena in una delle aule. In particolare, riporta LaCNews24, Aureliano ha raccontato di essersi emozionato quando tutti i protagonisti della gara, vincitori e vinti, sono andati ad abbracciarlo:
La cosa che mi ha fatto emozionare più di tutte è l’abbraccio di tutti, vincitori e vinti. In quell’abbraccio c’è stata l’affermazione che in tutti questi anni avevo seminato bene come persona, non come arbitro. Perché gli arbitri sbagliano come tutti, ma da persona vuole dire che ho fatto bene
Sampdoria-Salernitana, Aureliano: “Alla fine sono venuti tutti ad abbracciarmi. Significa che sono stato una buona persona, mi ha commosso”
Sampdoria-Salernitana, l’arbitro Gianluca Aureliano: playout? Ecco cosa mi ha colpito
LEGGI ANCHE Verso Salernitana-Sampdoria, il Direttivo Ultras chiama i tifosi campani all’Arechi. Il comunicato
Aureliano si dice soddisfatto di quanto successo al Ferraris dopo il triplice fischio perché gli ha fatto capire di essere stato una buona persona, più che come arbitro. Ha chiuso senza aver arbitrato nemmeno una partita internazionale, solo alcuni incontri nel campionato cipriota, come altri direttori di gara italiani.
Ma per la Serie Bkt è stato uno dei più designati, anche per una partita così delicata come quella tra Sampdoria-Salernitana, un playout giocato con un mese di ritardo con molta tensione nell’aria. E non ha nemmeno sfigurato, con una direzione tutto sommato sufficiente, con due cartellini rossi (quello a Fabio Borini segnalato dal Var) a chiudere la sua carriera. Per la quale ha ricevuto l’abbraccio commovente di tutti i protagonisti in campo, vincitori e vinti.