Sabiri è protagonista al Mondiale con il Marocco: il trequartista della Sampdoria sta giocando nonostante il dolore alla gamba che gli ha fatto saltare le ultime di campionato
Il Marocco ha fatto la storia, qualificandosi per la prima volta ai quarti di finale del Mondiale. Protagonista, tra gli altri, anche il talento della Sampdoria Abdelhamid Sabiri, che si sta guadagnando un posto sempre più importante nella rosa marocchina e che è risultato decisivo dal dischetto con la Spagna.
Dagli undici metri Sabiri non ha tremato, anche se al Corriere dello Sport ha confessato di non rendersi ancora conto di quanto sta succedendo:
A essere onesto sono confuso. A che punto siamo del torneo? Rigore tranquillo? Io sono così. Non avevo insicurezze. Quando rappresenti un paese sei pronto a tutto per aiutarlo: lo avrei calciato anche su una gamba sola.
Sampdoria, Sabiri: Mondiale? Gioco sul dolore…
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Gamba che, peraltro, sta dando veramente dei problemi a Sabiri. Il trequartista, che sarebbe stato messo nella lista dei cedibili da Dejan Stankovic, confessa di soffrire ancora del dolore che gli ha impedito di essere a disposizione della Sampdoria nelle ultime tre gare di campionato:
Ero infortunato. C’è stato anzi il rischio che non potessi neppure partecipare al Mondiale. Ma ho lavorato duro, con tanta fisioterapia. In Italia tanti pensavano che la mia lesione fosse finta, ma la società conosce la verità. Ho anche inviato la foto della risonanza. Anche qui in Qatar non gioco co continuità perché sento dolore dopo 15-20 minuti, come contro il Canada. Ma resisto.
Finora Sabiri è partito dalla panchina in tre partite, giocando da titolare solo con il Canada e totalizzando 133 minuti di gioco.