Walter Sabatini è tornato a parlare della Sampdoria e della gestione di Massimo Ferrero: la situazione attuale, per il dirigente, non era prevedibile
Walter Sabatini è stato responsabile dell’area tecnica della Sampdoria dal 1° luglio 2018 al 20 aprile 2019. Un rapporto finito in anticipo a causa degli screzi con Massimo Ferrero dopo una sconfitta in casa del Bologna per 3-0. Con il presidente che avrebbe voluto entrare negli spogliatoi e Sabatini che si oppose.
A Telenord, l’ex dirigente blucerchiato è tornato – per l’ennesima volta – su quell’episodio. Sabatini voleva tenere separati i ruoli e arrivò addirittura agli spintoni con Ferrero. Una lite che portò, poi, alla lettera di dimissioni fatta preparare a Massimo Ienca, attualmente segretario generale del club:
Quello che successe a Bologna è cosa nota. La Sampdoria aveva giocato male, c’eravamo fatti soverchiare dagli avversari. Ferrero ha un carattere noto. E stava per scendere negli spogliatoi e voleva entrare negli spogliatoi. Siccome io ho una idea che ci deve essere una separazione di ruoli non volevo che entrasse e quindi mi sono opposto. Ci siamo spintonati. Alla fine ho detto a Massimo Ienca di prepararmi la lettera di dimissioni.
Sampdoria, Sabatini: non pensavo al fallimento
Sampdoria, Sabatini: Ferrero? Non pensavo a questa situazione…
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Sabatini, poi, è tornato sulla situazione economica della Sampdoria. La gestione Ferrero non è mai stata opulenta, stando alle parole di Walter, che non avrebbe pensato a un simile crack. Il club blucerchiato teme il rischio di fallimento, con il Cda e gli advisor che sono continuamente al lavoro per evitare uno scenario terribile. Uno scenario definito un “lutto” da Sabatini:
Non ci pensavo proprio, Ferrero ha i suoi limiti. Ma era stato furbo ad affidare la gestione sportiva da altri. Aveva una bilancia pagamenti positiva perché il mercato teneva apposto i costi, con entrate e uscite di segno attivo. Non c’è mai stata opulenza. È un lutto per il calcio nazionale quello che sta succedendo alla Sampdoria.