Regna la confusione in Casa Sampdoria con Romei e Osti che esonerano D’Aversa ma senza avere il sì di Giampaolo…
Che confusione. Roberto D’Aversa non è più l’allenatore della Sampdoria dalla mezzanotte di domenica 16 gennaio. Marco Giampaolo è ufficiosamente il nuovo allenatore della Sampdoria ma continua ad avere dubbi su una squadra non sua, su un contratto che non lo tutelerebbe abbastanza per il futuro, con l’arrivo di una nuova proprietà. Cose già sentite, già viste dal Maestro.
Resta il fatto che ancor prima di giocare con il Torino alcuni dirigenti avevano già prospettato la possibilità di cambiare, fa fuori D’Aversa per una sorta di restaurazione. Caduto l’imperatore Massimo Ferrero (si fa per dire…) e il ritorno al potere dei Generali bisognava dare un segnale forte, di svolta, di cambiamento totale rispetto all’Ancien Regime. Rivoluzione in parte fallita per il momento con brutta figura annessa, con Tufano o Palombo pronti ad andare a Torino con quello che resta della rosa, perché nella crisi di risultati bisogna tener conto di tanti fattori che la dirigrnza
Antonio Romei e Carlo Osti hanno spinto fin da subito per cambiare allenatore e ora, complice infortuni a non finire ed errori di mercato da società da dilettanti (far partire Depaoli e Adrien Silva senza sostituirli non dovrebbe succedere in una società di Serie A…), ci sono riusciti con l’arrivo della terza sconfitta consecutiva da parte della Sampdoria di D’Aversa.
La voce dell’esonero di D’Aversa in casa Sampdoria circolava già domenica allo stadio come il nome di Giampaolo

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La situazione della Sampdoria, con un mercato ancora da concludere, con due partite ravvicinate e una sosta alle porte poteva essere gestita diversamente?
La risposta è sì. Poteva essere gestita diversamente perché Romei e Osti in primis sono fortemente legati ancora a Marco Giampaolo. Un allenatore che probabilmente non c’è più dopo quello che ha fatto tragicamente vedere a Milano prima e Torino poi.
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