Roberto Mancini stima moltissimo le qualità di Pafundi, portato da suo figlio alla Sampdoria e per questo non capisce come non possa giocare in Serie A
Nel marzo 2023, in una conferenza stampa da ct dell’Italia, Roberto Mancini disse che “Nella mia lista prima c’è Pafundi, poi tutti gli altri“. Una frase che, a distanza di due anni, l’ex commissario tecnico definisce “una provocazione”. Ma che sottolinea la stima che nutre nei confronti di questo ragazzo che ora è ripartito dalla Sampdoria a 19 anni, grazie al lavoro di Mancini jr., Andrea, che è riuscito a portarlo a Genova.
Una stima di famiglia che ha portato prima papà Roberto a puntare su di lui in Nazionale, quando Simone Pafundi aveva 16 anni. E non se n’è pentito affatto anche a distanza di qualche stagione, con il gioiellino classe 2006 che non ha giocato campionati proprio esaltanti. Ecco perché Mancini, intervenuto al Festival dello Sport, parla dell’attuale trequartista blucerchiato come di un mistero:
Quando ho detto che avrei convocato prima Pafundi e poi gli altri era certamente una provocazione. Però anche questo ragazzo è un mistero: giovane, talentuoso, ha giocato il Mondiale Under 20 e ha 18 anni e comunque è uno dei migliori, ma come può non giocare in Serie A?
Sampdoria, Mancini: “Come può Pafundi non giocare in Serie A?”
Sampdoria, Roberto Mancini: Simone Pafundi? È un mistero…
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Pafundi, per Roberto Mancini, dovrebbe giocare in Serie A. Avrebbe le doti per farlo. Ma la sua carriera fino a qui non ancora decollata come ci si sarebbe aspettati. Dopo qualche anno da quella dichiarazione, Andrea Mancini ha regalato Pafundi a Massimo Donati, che ora se lo gode.
In 7 partite l’ex Udinese ha segnato un goal e sfornato tre assist. E sembra riuscire a ritrovare quella continuità che gli è mancata, che può aiutarlo a tornare ai livelli tecnici che ha fatto vedere alcuni anni fa. Quelli che hanno stregato Roberto Mancini fino a fargli fare quella convocazione. Da Genova potrebbe quindi ripartire davvero la carriera di Pafundi, fino a portarlo in Serie A. La categoria dove, secondo il Mancio, meriterebbe di stare.