Roberto Mancini ha analizzato le ultime ore della Sampdoria: la retrocessione è stata un duro colpo, anche se con Evani dall’inizio…
Non sono bastati Alberico Evani e Attilio Lombardo. Non è bastato avere Roberto Mancini come consigliere esterno (senza contratto). La Sampdoria è andata in Serie C e ora deve rialzarsi subito per cercare, già dall’anno prossimo, di tornare in Serie B.
Al Secolo XIX ha parlato proprio Bobby Goal nel momento più difficile della storia blucerchiata. Ha parlato con le parole di Paolo Mantovani:
Il momento è difficile, il più difficile. Però i tifosi della Sampdoria sono tifosi speciali da sempre e sapranno essere vicini alla squadra e alla società anche in questa circostanza. A loro dico quello che diceva Paolo Mantovani, finché i tifosi della Sampdoria canteranno, non avremo problemi per il futuro.
Alberico Evani ha fatto 9 punti in 6 partite. Una media da playoff che non è bastata a salvare la Sampdoria, che, con lui dall’inizio avrebbe fatto 57 punti, finendo davanti alla Juve Stabia. Discorsi che, secondo Mancini, in questo momento lasciano il tempo che trovano:
Avrebbe fatto i playoff. Ma ormai non ha più nessun senso parlare di queste cose. Bisogna invece metabolizzare quello che è successo, rimboccarsi le maniche e sperare che le cose possano velocemente migliorare.
Sampdoria, Roberto Mancini: se ho parlato di futuro Andrea? Ora è presto
Sampdoria, Roberto Mancini: con Evani da subito saremmo ai playoff, ma ora dobbiamo reagire. Le risposte sul futuro
E in futuro cosa succederà? Mancini sarà sempre a disposizione per la Sampdoria. Ha già parlato con il figlio Andrea, anche se non ancora della prossima stagione:
Io per la Sampdoria ci sarò sempre, l’ho detto e lo ribadisco. Però purtroppo non posso più giocare. Se ho parlato di futuro con Andrea? No, come si fa adesso? È troppo presto, non sono trascorse nemmeno ventiquattro ore, adesso non è certo il momento di pianificare ma soltanto quello di metabolizzare quello che è successo per provare a ripartire. Bisogna sperare che dopo anni difficili, difficili come non ce ne sono mai stati, possa invece iniziare un periodo nuovo.
Sono stati commessi degli errori, ma Mancini non vuole entrare nel merito per ora. La Sampdoria era una squadra costruita per andare in Serie A e si ritrova in Serie C:
Non sta a me giudicare cosa è stato o non è stato fatto. Io ho seguito soltanto un po’ di allenamenti nell’ultimissima parte della stagione, non posso sapere le dinamiche all’interno della società. Il calcio è anche questo, purtroppo ogni tanto accadono queste cose. Ha fatto scalpore perché la Sampdoria è una società molto importante. Lo è a livello nazionale ma anche a livello internazionale per cui ovunque, anche all’estero, si parla della sua retrocessione in Serie C.
Cosa serve ora per andare oltre? La risposta di Mancini è chiara. Bisogna restare uniti, compatti per affrontare la Serie C. E, soprattutto, bisogna avere le competenze adatte:
La Serie B è già un torneo molto complicato, so che la Serie C lo è ancora di più. Ci vogliono le conoscenze adatte, le competenze adatte, però adesso è presto per andare oltre. Ora bisogna restare uniti più che mai. Di questo adesso c’è bisogno: di compattezza e unità.