Roberto Albisetti parla del momento che sta attraversando la Sampdoria, soffermandosi anche sulla figura del proprietario Massimo Ferrero…
Roberto Albisetti, consulente aziendale, esperto di questioni societarie, docente universitario di economia e grande tifoso della Sampdoria ha rilasciato alcune dichiarazioni in merito la momento che sta attraversando la società blucerchiata. Ecco le sue parole a Primocanale:
Perché la Sampdoria continua a non essere ceduta a differenza di altri club che hanno trovato soluzioni alla loro crisi finanziaria e sportiva?
Quando una società è ostaggio di un azionista insolvente e di banche creditrici fredde è difficile che arrivi un deus ex machina a risolvere la situazione. Le banche vogliono minimizzare le perdite per i prestiti al debitore in crisi. Non sono interessate a diventare i padroni del club, per questo accetteranno una ristrutturazione solo si presenterà un nuovo azionista che capitalizza perché soltanto così potranno sperare di recuperare qualche soldo in più di quanto otterrebbero da una liquidazione.
L’azionista di maggioranza, ovvero la famiglia Ferrero, punta ad ottenere un prestito dando in pegno le azioni della Sampdoria. E’ una strada percorribile?
Dico da tempo che chi comanda sono le banche, che la sventura di Ferrero si abbatte per proprietà transitiva sulla Sampdoria che da tre anni sta asfissiando finanziariamente. I creditori delle sue società insolventi e quelli della Samp non gli daranno credito. Anche garantito dalle azioni. Alcuni di questi creditori hanno comprato a sconto i crediti da altri creditori e ora vogliono prendersi a basso prezzo gli immobili delle sue due società, che Vidal pensava di mantenere quiete con la promessa dei proventi della vendita della Samp. Ferrero e i suoi consulenti hanno provato a non perdere il controllo della Sampdoria. Ma il fantasioso prestito convertibile garantito dalle azioni non funziona perché la controparte è un rischio troppo alto. E la reputazione pesa. E poi le azioni date in garanzia oggi valgono una frazione rispetto all’anno scorso.
La figura di Massimo Ferrero
Sampdoria, Roberto Albisetti: Ferrero? Damnatio memoriae…
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Ma se Ferrero non… molla?
Nessuno infatti ci regalerà il salvataggio della Samp, perché dal 2019 nessuno è riuscito a convincere Ferrero a farsi da parte per salvare il prestigio della società. Pecunia docet. Per questo ho sempre detto e ribadito che, obtorto collo, qualcosa sul tavolo deve rimanere anche per il signor Ferrero. A Genova, in Liguria, nel mondo ci sono molti che hanno stampato il simbolo della Samp sulla pelle e vogliono continuare a credere di tornare grandi. Molti desiderano continuare a rispondere “sono della squadra di mio papà, la Samp” a chi chiede loro “di che squadra sei”. Duemila anni fa i romani premiavano gli imperatori vittoriosi e quelli incapaci li bollavano con la damnatio memoriae. Da buon romano il signor Ferrero passerà alla storia per essere il primo presidente a seguire questa sorte.