L’esperto Roberto Albisetti parla di un possibile cambiamento dell’assetto societario alla Sampdoria, con nuovi soci a diluire il pacchetto di azioni di Tey
La Sampdoria, a prescindere da come andrà a finire la vicenda del Brescia, a Castellammare ha terminato la stagione più drammatica della sua storia. Tre retrocessioni (prima squadra maschile e femminile, Primavera maschile) e un fallimento sportivo che è ben lontano da quelle che erano le ambizioni di inizio stagione. Il presidente Matteo Manfredi ha assicurato, in alcune recenti interviste, che ci sarà continuità negli investimenti e che quanto accaduto non modifica le intenzioni dell’investitore, Joseph Tey.
Che, intanto, ha già versato nel club 100 milioni di euro in neanche due anni. E chiaramente non è contento di come il suo investimento sta fruttando. La retrocessione in Serie C, ancora non sancita ufficialmente, cambia i disegni iniziali. A partire dallo scenario previsto nel piano di rientro approvato dal Tribunale di Genova due anni fa. Non ci sarebbero però problemi, basterebbe che chi investe sia disposto a mettere a disposizione altro capitale.
A fare luce su quella che è la situazione attuale è ancora Roberto Albisetti, esperto di finanza e di gestione aziendale, che a Telenord ha detto:
Per quanto riguarda gli accordi con il Tribunale, di lì non si scappa: o si paga o si paga. Non credo possano essere concesse dilazioni al piano. Il futuro? I fondi che investono nel calcio non sono borsistici ma di private equity, certamente non accettano di perdere 100 milioni in 18 mesi, ma a Joseph Tey, se è lui il referente, il rischio anche di una retrocessione in serie C, magari calcolato al 5%, sarà stato prospettato dal gestore Manfredi, che non a caso ha sempre parlato di un orizzonte temporale di cinque anni. Il rischio di partenza che questi Fondi si assumono è in genere molto alto.
Sampdoria, Albisetti: “Altri investitori potrebbero diluire Tey e gli attuali soci”
Sampdoria, Roberto Albisetti a Telenord: nuovi soci potrebbero diluire le azioni di Joseph Tey
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Joseph Tey potrebbe rivedere la sua esposizione nella Sampdoria, di cui è il maggior azionista perché possiede il 58% delle azioni di Gestio Capital Structruing & Investment Solutions, la controllante di Blucerchiati Spa che incapsula il club. Finora ha speso tanto e certamente non è contento di come hanno reso i capitali che ha messo a disposizione. Ma se non vuole perderli del tutto, dovrebbe immetterne altri nella società, con la speranza che poi ci sia una ripresa. E non si commettano altri errori.
Da tempo Albisetti dipinge un altro possibile scenario, ovvero un ipotetico arrivo di nuovi soci che immettano denaro direttamente nel club. Diluendo, quindi, le partecipazioni di Tey, che non si esporrebbe più così tanto, anche se accetterebbe di averci rimesso comunque almeno un po’ di capitale:
Quello che può accadere – e lo sto ribadendo da alcune settimane – è che direttamente in Sampdoria possa entrare qualcun altro che diluisca gli attuali azionisti per aumentare il capitale e ciò indirettamente vorrebbe dire che Tey accetta una perdita parziale dell’investimento