Riparte il processo per il centrocampista della Sampdoria, Ronaldo Vieira, accusato di aver contraffatto la patente di guida
Una patente falsa e un processo tutto da rifare per Ronaldo Vieira. Questo perché il centrocampista della Sampdoria aveva chiesto tramite i suoi legali di essere interrogato dopo l’emissione dell’avviso di conclusioni indagini preliminari ma questo interrogatorio non è stato mai fissato al nono piano, scrive il Secolo XIX e quindi è tutto da rifare.
In particolare, secondo quanto spiegato da Maurizio e Guido Mascia che difendono il calciatore blucerchiato, Vieira
era in possesso di un regolare permesso di guida provvisorio che lo abilitava a condurre l’auto purché accanto a lui fosse presente una persona con regolare patente di guida italiana.
Nella richiesta di interrogatorio la difesa evidenzia che sul sedile a fianco di Vieira, ci fosse un giovane di 23 anni originario dello Zimbabwe che poteva assolutamente fargli da tutor alla guida. Ma non solo. Ci sarebbero anche dei evidenti problemi di lingua che non gli avrebbero permesso di rispondere alle contestazioni che gli
agenti della polizia locale gli avevano mosso.
Questo perché non era stato inteso che il calciatore della Sampdoria conosceva solo l’inglese o una dialetto del portoghese e dunque non poteva comprendere la lingua italiana
Nelle scorse settimane il pubblico ministero titolare delle indagini aveva emesso un decreto di citazione a giudizio dopo che Ronaldo Vieira Nan, era stato trovato alla guida con una patente giudicata contraffatta. I fatti risalgono al luglio del 2020, quando Viera vestiva ancora la maglia blucerchiata…
Sampdoria, Ronaldo Vieira fermato per eccesso di velocità…
Sampdoria, riparte il processo per Ronaldo Vieira
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Il calciatore stava guidando a velocità sostenuta, la sera del 19 luglio, giorno del suo compleanno, quando era stato fermato da agenti della polizia locale. I quali accertarono la contraffazione del documento di guida. Secondo il Pubblico Ministero:
Apparentemente rilasciato dalle autorità portoghesi, apponendovi la propria foto..
Una versione che però il calciatore blucerchiato ha sempre respinto. In prima battuta i suoi legali, scrive ancora il Secolo XIX, avevano sottolineato come
Il ragazzo è stato imbrogliato da malfattori che verranno perseguiti dall’autorità giudiziaria portoghese
Per questa ragione, ha sottolineato il legale Maurizio Mascia:
Il mio assistito ha chiesto di essere interrogato ma per un contrattempo non è stato ancora sentito…