Il campo di Cagliari non porta certo fortuna alla Sampdoria, che qui ha subito diverse rimonte beffarde: l’ultima l’anno scorso
Dici Cagliari-Sampdoria e pensi, subito, alla rimonta assurda subita lo scorso anno. Una partita che può lasciare il segno per settimane nella squadra e nei tifosi che, probabilmente, ancora si svegliano nella notte pensando al goal di Cerri. Al 96′, l’unico dell’attaccante con la maglia del Cagliari l’anno scorso in campionato. Quella partita fu letteralmente buttata dalla Sampdoria che, in vantaggio per 3-1 al 70′, subì la doppietta di Joao Pedro tra il 74′ e il 76′ e poi il goal di Cerri.
Quella dell’anno scorso, però, non è stata l’unica rimonta beffarda subita a Cagliari. Sia nell’ottobre del 2014 che nel dicembre del 2017, i blucerchiati pareggiarono dopo un doppio vantaggio. La prima volta, dopo i goal di Gabbiadini e Obiang, ci pensò Cacciatore a complicare tutto. Il terzino procurò il rigore – segnato da Avelar – e si fece espellere. Sau finì la rimonta.
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Nel 2017, invece, non bastò la doppietta di Quagliarella dopo 20 minuti. Perché nel secondo tempo prima Farias, su errore di Viviano, poi Pavoletti firmarono un altro 2-2.
Le rimonte, però, hanno un’origine lontana. Indimenticabile fu quella del 1991, alla prima con lo scudetto sulla maglia. La Sampdoria, in vantaggio con Silas e Mancini, subì la doppietta di Francescoli e il goal di Herrera e perse.
Cagliari non è un campo fortunato, si ricorda anche lo 0-0 del 2018 con Kownacki che sbagliò un rigore che non avrebbe dovuto tirare, ma quest’anno si può invertire la rotta. Anzi si deve invertire la rotta, perché con tre punti anche la classifica inizierà a farsi molto interessante