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    Sampdoria, ricorso Ferrero: questioni complesse ma c’è fiducia. La situazione dopo l’udienza

    Sampdoria, ricorso Ferrero: situazione complessa ma c'è fiducia. La situazione dopo l'udienza del 25 luglio
    Gabriele FrassanitoDi Aggiornato:
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    Sampdoria, ricorso Ferrero: situazione complessa ma c’è fiducia. La situazione dopo l’udienza del 25 luglio

    Bocche cucite dopo le tre ore e mezza di udienza davanti al giudice dott. Paolo Gibelli della Prima Sezione Civile del Tribunale di Genova.

    La riserva verrà sciolta nel giro di qualche giorno.

    Il giudice ha sentito le parti coinvolte, dando attenzione alle posizioni esposte. Da una parte Sport Spettacolo Holding, quindi Massimo Ferrero.

    Dall’altra la Sampdoria SpA e Blucerchiati srl, il nuovo socio di maggioranza, ossia la società veicolo di Andrea Radrizzani e Matteo Manfredi.

    Sentito anche l’avv. Eugenio Bissocoli, l’esperto nominato proprio per gestire la composizione negoziata delle crisi aperta dal CdA a febbraio 2023

    La situazione è decisamente intricata, ma in questa fase il giudice Gibelli deve “solo” verificare se esistono i presupporti per concedere la misura cautelare richiesta da Ferrero ex art. 700 del codice di procedura civile.

    Presupposti che sono il “fumus bonis iuris” e il “periculum in mora” come spiegavamo in questo articolo (Cessione Sampdoria, ricorso Ferrero: cosa succede adesso. Lo scenario)

    Il primo requisito viene inteso come probabile esistenza del diritto cautelare, mentre il secondo attiene al pericolo attuale che il diritto del ricorrente possa subire un pregiudizio che, tenuto conto delle circostanze di fatto, si presenta come imminente ed irreparabile. Infatti, l’irreparabilità deve essere intesa quale ragionevole e probabile pericolo che il diritto del ricorrente subisca un pregiudizio non altrimenti risarcibile.
     L’ avv. Bissocoli, l’esperto super partes ha dichiarato al giudice di aver avallato il progetto Manfredi-Radrizzani, di fatto l’unico in grado di soddisfare i creditori della Sampdoria.
    Ma la posizione di Ferrero è che questa mossa avrebbe leso i diritti dei creditori dei concordati “romani”, legati a doppio filo alle sorti della Sampdoria con il trust Rosan.

     

     


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