Vasco Regini, svincolato dalla Sampdoria dopo dodici anni, parla degli allenatori migliori avuti e inserisce Sinisa Mihajlovic, nonostante qualche screzio
Dopo dodici anni di Sampdoria, comprese le stagioni a Empoli, Napoli, Spal e Parma, è finita l’avventura di Vasco Regini. L’ormai quasi trentunenne terzino sinistro è attualmente svincolato dopo 140 presenze con la squadra blucerchiata, di cui è stato anche capitano.
Non sono stati anni facili per Regini che al Secolo svela la sua nuova squadra e racconta di avere qualche rammarico per la fine dell’avventura a Genova:
Cerco una nuova avventura. Non voglio anticipare nulla ma potrei andare in Calabria, anche se io resterò doriano per sempre. C’è un po’ di rammarico per non aver potuto proseguire perché il mio sogno era finire la carriera con il blucerchiato. Purtroppo non c’è stata la possibilità, non recrimino, so di aver avuto alti e bassi, ma sono felice così.
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Nei suoi anni in blucerchiato ci sono stati dei momenti particolari, come le famose mani al collo di Mihajlovic alla fine di un derby pareggiato contro il Genoa:
Lui fa tutto d’istinto, poi ha chiesto scusa, tutto è rientrato immediatamente e non c’è nessuno strascico. Sono gesti che capitano, magari non in mezzo al campo con la telecamera a un metro ma capitano.
Vasco, nonostante quell’episodio, non ha dubbi su chi siano stati i due migliori allenatori avuti alla Sampdoria. Tra i tanti non trova spazio Claudio Ranieri, con cui Regini ha disputato appena tre partite:
I tecnici migliori sono stati Mihajlovic, che ha un rapporto diretto e mi ha dato fiducia. L’altro è Giampaolo che mi ha fatto capitano. Indossare la fascia è un grande orgoglio, mi porto nel cuore i due derby con Giampaolo con me capitano, entrambi vinti.