La Sampdoria sta cambiando pelle e si sta trasformando in una cooperativa del goal, con ben sette giocatori a segno: Ranieri sta sfruttando la profondità della rosa
Quest’anno qualcosa sta cambiando alla Sampdoria. Merito di una rosa, finalmente, profonda e, soprattutto, merito di Sir Claudio Ranieri. Allenatore che, per il momento, sta sfruttando alla grande la profondità, non solo in termini di numeri, del parco giocatori. Dopo anni i blucerchiati stanno uscendo dalla Quagliarella-dipendenza, per essere una grande cooperativa del goal.
Certo il capitano rimane il punto di riferimento offensivo, con i suoi quattro goal, ma non è l’unico in grado di segnare. In questa stagione l’apporto degli altri reparti si sta rivelando fondamentale. Su undici goal, la Sampdoria ha portato in rete sette marcatori diversi. Oltre a Quagliarella, infatti, hanno trovato gioia personale i centrocampisti Jankto (2), Damsgaard, Verre, Thorsby (1) e i difensori Augello e Colley, entrambi a un goal.
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La svolta è importante soprattutto se si considera che l’anno scorso, in 38 partite, sono stati solo undici i marcatori diversi, mentre con Giampaolo, l’anno prima, dieci. Ranieri sta provando a invertire questo trend. I giocatori in goal sono già sette e all’appello mancano ancora Gabbiadini, Keita, Ramirez, Candreva: tutti con almeno cinque reti nelle gambe.
Il merito della svolta è, come si diceva in apertura, anche di Claudio Ranieri. Il tecnico romano, uno dei principali fautori dei cinque cambi, sta sfruttando al massimo la rosa quest’anno. Su 35 sostituzioni disponibili, ne ha realizzate 32. Ben quattro volte i cambi hanno portato al goal: due reti dei subentrati (Verre a Firenze e Damsgaard con la Lazio) e due assist (Verre per Damsgaard con la Lazio e Keita per Jankto con l’Atalanta). Un ottimo score per una squadra che sta cambiando pelle.