In Casa Sampdoria Claudio Ranieri si aspetta una reazione dalla sua squadra con un Benevento carico per il nuovo esordio in A.
“L’arrabbiatura e la delusione sono passate perchè sono una persona che pensa al giorno dopo. Sono un positivo e mi auguro che quanto di male fatto con la Juventus sia uno stimolo in più a nostro favore per affrontare una squadra difficile come il Benevento”. Claudio Ranieri pensa positivo, pensa a come guadagnare i primi tre punti in questo campionato aspettando di poter buttare in campo due grandi colpi come Keita Balde e Candreva.
“Il campionato è iniziato con la Juventus, abbiamo sbagliato la prima soprattutto il primo tempo. Dobbiamo lottare. A prescindere dai sistemi di gioco voglio che i miei giocatori lottino. Poi la sconfitta non dico che la accetti più volentieri ma è meno amaro. Poi c’è l’aspetto tattico, fisico, motivazionale ma per me al primo posto c’è la volontà di lottare e sconfiggere l’avversario”.
Contro il Benevento, ripete ancora Sir Claudio, “voglio che i miei giocatori lottino dall’inizio alla fine”. Gabbiadini? “Sta bene, questa settimana è rientrato in gruppo. Ha fatto gli allenamenti, anche se non totali come i suoi compagni però sono fiducioso e in panchina verrà sicuramente”.
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La squadra di Filippo Inzaghi non spaventa ma non si può partire con la convinzione di aver già vinto in partenza anche perché “per il Benevento inizia davvero il campionato perché non hanno potuto giocare. Hanno cambiato qualcosa, è una squadra che ha stravinto il campionato, dobbiamo stare attenti”.
Insomma “loro viaggeranno sulle ali dell’entusiasmo ma noi veniamo da una sconfitta che ci brucia molto e dobbiamo far vedere quanto ci è bruciato”.
Poi c’è la parte tattica. “Loro faranno un 4-3-3 con ali a piedi invertiti in modo che possano rientrare e possano essere disponibili per i tagli o per l’azione individuale, ha le mezzali che si inseriscono e poi la squadra è sempre molto stretta. Come risponderò lo vedremo sul campo. Quello che conta è la risposta, se quello che ho detto è stato recepito lo vedremo giocando. A tavolino siamo tutti bravi ma quello che conta è sempre il campo”.