La Sampdoria quest’anno può contare su una panchina di grande livello: i nuovi acquisti, come Damsgaard, Keita e Silva, hanno aggiunto molta qualità
Il cambio di passo della Sampdoria, oltre che dalle due vittorie contro avversarie toste come Fiorentina e Lazio, si percepisce anche dalla qualità della panchina. Anche con i cinque cambi, Ranieri ha l’opportunità, in questa stagione, di fare cambi di livello che lasciano inalterata o, addirittura, migliorano la qualità in campo.
La differenza si vede soprattutto se si considerano le due partite con la Lazio dello scorso anno. Alla prima, persa 3-0, Di Francesco inserì Bonazzoli e Jankto per Gabbiadini e Caprari. Ranieri, nella sconfitta per 5-1, cambiò Murru con Augello e Jankto con Ekdal. In entrambi delle sostituzioni che poco hanno aggiunto.
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In questa gara, invece, Ranieri ha potuto inserire Verre per Ramirez, Silva per Ekdal, Damsgaard per Jankto, Keita per Quagliarella e Leris. Escluso il cambio Leris-Candreva, gli altri hanno tutti aggiunto qualcosa. Verre ha servito l’assist per Damsgaard, Keita è sembrato il top-player che aveva lasciato la Lazio tre anni fa, Silva ha esperienza e qualità e Verre e Damsgaard, come dimostrato dal 3-0 possono fare bene. Se non meglio dei titolari.
La panchina lunga è una novità per la Sampdoria. Novità che, se Ranieri saprà gestire bene, potrà portare ai blucerchiati molti risultati.