In Casa Sampdoria si continua a discutere di Claudio Ranieri. Per Massimiliano Lussana e la sua puntina è un mister di un altro secolo…
Il calcio è molto semplice: la qualità vince, la mediocrità perde. E la qualità si chiama Fabio Quagliarella e Antonio Candreva, la mediocrità è il gioco di Claudio Ranieri e l’idea di fare entrare Leris alla fine, che costa il goal del 3-1 alla Samp, ma soprattutto rischia di costare il pareggio viola con una duplice enorme occasione finale della Fiorentina.
A tratti – absit iniuria verbis – sembrava di vedere giocare il Genoa di Rolando Maran, solo con la maglia bluerchiata.
A inizio partita, all’ottavo minuto, a fotografare lo spirito con cui la Sampdoria si approccia alla partita con la Fiorentina.
È un’incredibile azione nella quale la squadra di Prandelli riesce ad entrare addirittura tre volte in area, arrivando potenzialmente tre volte al tiro, senza che nessun difensore blucerchiato riesca nemmeno non a rubare la palla alle punte viola (in un’inedita e non bellissima maglia rossa biancocrociata), ma nemmeno a provarci minimamente.
E così la Fiorentina entra in continuazione nell’area sampdoriana come una lama nel burro.
E poi i viola sono primi su tutte le palle, verticalizzano, attaccano, con Kouamè che butta via un numero incredibile di palle, ma in una parola giocano a calcio. Contro una Sampdoria, se possibile, peggiore rispetto addirittura a quella delle partite precedenti.
Se dovessi trovare un aggettivo per raccontare la Sampdoria della prima mezz’ora, direi imbarazzante.
Una squadra che, bisogna dirlo con chiarezza ed onestà intellettuale, gioca il peggior calcio del campionato italiano, forse con il Parma di D’Aversa.
Vedendo alcune cose, vedendo la svogliatezza dell’approccio, sembrerebbe quasi che giocassero contro Claudio Ranieri, che infatti urla durissimo contro i suoi giocatori, una in particolare contro Jankto...
Ma proprio la Sampdoria più inguardabile di una stagione di Sampdoria inguardabili, alla mezz’ora beneficia di un regalo della difesa viola, anzi di un doppio regalo.
Prima Quarta svirgola un facilissimo rinvio, regalando un calcio d’angolo quando era tutto solo. E, proprio su quel corner, Dragowski sbaglia l’uscita e Keita lo anticipa.
Potrebbe essere la svolta, ma si ricomincia allo stesso modo.
Un rinvio sbagliatissimo fra Audero e Augello rischia di diventare un assist per la Fiorentina.
E poco dopo Audero è prodigioso su Pulgar, ma non serve a nulla perchè sul rinvio Vlahovic la mette in rete, al di là della linea, come testimonia l’orologio dell’arbitro Maresca.
E poi si torna al solito: Fiorentina in avanti e Sampdoria inesistente, tanto che l’1-1 con cui le squadre tornano negli spogliatoi sembra anche largo per la Samp.
Sampdoria, il secondo tempo è ancora peggio: e Ranieri…
Sampdoria, Claudio Ranieri? Un mister del secolo scorso
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E, se possibile, l’inizio di secondo tempo è ancora peggiore, segno proprio di un approccio sbagliato alla partita, di uno scollamento fra la squadra e l’allenatore.
E la vittoria, infatti, arriva grazie a una squadra che ha tanta qualità, non poca, tanta da come non la si vedeva da anni al Doria – e nonostante le scelte della panchina.
La partita del Luigi Ferraris è l’immagine di due squadre che giocano un calcio vecchio, superato, di un altro secolo.
Con, per Ranieri, l’aggravante delle formazioni che cambiano una settimana.
E i cambi che arrivano regolarmente troppo tardi: Quagliarella e Candreva devono aspettare il sessantaquattresimo per entrare in campo.
E qui cambia tutto: basta vedere il secondo gol con un’azione costruita benissimo dal capitano, che dà sulla fascia a Candreva che poi gli ripassa la palla e. da fuori, fa partire un tiro non irresistibile che Dragowski anche questa volta valuta male.
Tutto questo avviene dopo soli otto minuti dall’ingresso dei due.
E poi si va avanti fino al batticuore finale, al 3-1 mancato e alle due occasioni per la Fiorentina nel recupero.
Comunque sono importanti i trenta punti, tantissima roba. Nono posto a pari merito con il Verona, che però ha una partita in meno.
E la vittoria, che è la vera bella notizia della giornata.
Il che significa due cose: o Ranieri è un mago delle sostituzioni o sbaglia sempre fa formazione iniziale. O, magari, un po’ tutte e e due.
Prandelli e Ranieri sono da ringraziare per quanto di bello ci hanno fatto vedere nelle loro carriere, ma anche da salutare calorosamente.
Arrivederci. O, meglio, addio.
