Sampdoria, Claudio Ranieri ragiona come Marco Giampaolo. Anche per l’attuale tecnico la Sampdoria deve pensare solo alla salvezza. Addio ambizioni…
Niente Europa. Nemmeno quest’anno. Non si può nemmeno pronunciarla che qualcuno perde la testa, anzi gli gira, cade e non si rialza più. E la’ Sampdoria di oggi, sono le parole di Ranieri che sembra aver ripreso un vecchio disco, quello senza mai nessuna ambizione. Chissà se arriveranno con un altro allenatore, con un’altra proprietà. Manca poco, no?
Intanto a Torino non ci sarà nessun faccia a faccia tra Marco Giampaolo e Claudio Ranieri. Non ci sarà nessun scontro diretto. Meglio così. Ora contano i tre punti, non il resto. Fondamentale prenderli, non farseli scappare dopo le rimonte subite, dopo qualche sconfitta di troppo.
“Dimentichiamoci della Coppa Italia e adesso dobbiamo saper reagire contro un Torino, anche lui, alla ricerca dei punti. Dobbiamo andar lì a far punti. Dobbiamo tornare ad essere meno belli ma più pratici”.
Sir Claudio conosce Marco Giampaolo, come giocano le sue squadre. Inutile spiegarlo, ancora. Più interessante capire quale sarà la formazione che scenderà in campo lunedì sera all’ora dell’aperitivo, se il tecnico blucerchiato eviterà errori di formazione.
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Sampdoria, Ranieri ragiona come Giampaolo…
La Sampdoria di Claudio Ranieri sta vivendo un momento delicato. Per il tecnico blucerchiato l’obiettivo non cambia.
“Adesso siamo in un momento delicato. Avevamo fatto male all’inizio, poi bene. Quando dicevo che l’obiettivo erano i 40 punti quando già qualcuno pensava di andare oltre… Adesso dobbiamo ritornare alla vecchia Sampdoria. Abbiamo voluto fare un passo forse un pochettino più lungo e non eravamo preparati…”.
Se la Sampdoria ha perso tre partite di fila, pareggiato un derby di campionato che vale un’altra sconfitta scopriamo che la colpa è di chi parlava di Europa, non di chi scende in campo e di chi li allena.
Meglio quando Ranieri parla di motivazioni, di voler rivedere un’altra Sampdoria, la sua Sampdoria. Quella del miracolo dello scorso campionato.
“Dobbiamo ritornare a giocare con quella determinazione senza tanti fronzoli. Si va in campo, si lotta col coltello fra i denti e dobbiamo tirare fuori il risultato”.
Capitolo finale dedicato alle critiche, non certo poche, che sono arrivate anche a lui.
“E’ giusto che ci siano delle critiche perchè quando non ci sono i risultati bisogna sempre analizzare bene le cose. Noi lo abbiamo fatto, dico sempre che soltanto con il lavoro se ne viene fuori, come era l’anno scorso. Dobbiamo ritrovare quella mentalità che ci ha permesso l’anno scorso di venire fuori dal guado”.