Migliorano le statistiche della Sampdoria di D’Aversa, che però ancora non tiene il passo del rendimento con Ranieri. Il dato.
La Sampdoria torna finalmente a respirare in classifica dopo la vittoria contro lo Spezia. Gli uomini di Roberto D’Aversa salgono a 9 punti, concedendosi un momentaneo quattordicesimo posto, nell’attesa che giochino Hellas Verona e Cagliari. Ma soprattutto la Sampdoria ha raggiunto la prima vittoria casalinga stagionale e adesso la media punti recita uno a partita.
Sono 9 i punti in altrettante giornate, che rialzano la media di D’Aversa che, prima di Sampdoria-Spezia, era una delle poche ad essere sotto il punto tondo. I blucerchiati hanno rialzato la testa, pronti ad uscire dal tunnel buio e ad inaugurare una nuova stagione positiva. Anche perché al momento quella già vissuta non regge ancora il confronto con la scorsa, quella guidata da Claudio Ranieri.
La Sampdoria di D’Aversa ancora ballerina, equilibrata quella di Ranieri
LEGGI ANCHE: Sampdoria, Quagliarella in panchina. Con D’Aversa può succedere ancora
La statistica che riporta i punti ottenuti dice che la Sampdoria ad ora è fuori dalla zona rossa della classifica, con al peggio la possibilità di terminare la giornata al sedicesimo posto. Ma con Ranieri in panchina i punti conquistati dopo nove giornate erano 11, frutto di tre vittorie e due pareggi. La classifica era più leggera, con la postazione numero 11 a fronte di quella attuale detenuta da D’Aversa.
D’Aversa che si ritrova sotto anche per il bilancio dei goal presi, tirato in basso da quella fase molto critica con Napoli Udinese e Cagliari dove la media era più di tre goal subiti a partita. L’unica rete subita contro lo Spezia interrompe quella striscia devastante, ma la Sampdoria adesso ha 13 reti segnate e 17 subite in nove giornate. Che significa poco meno di 2 goal presi a partita.
Con Ranieri era andata meglio. Anche per la differenza reti regnava un sostanziale equilibrio, come per i punti e la posizione in classifica. Dopo nove giornate per Sir. Claudio erano 14 i goal segnati e 15 quelli subiti, con i celebri 3-1 rifilato a Bergamo all’Atalanta e il 3-0 alla Lazio. E soprattutto un Fabio Quagliarella in gran spolvero, che ha timbrato 5 volte nelle prime nove partite (peraltro sbagliando pure un penalty contro la Dea).
Si tratta di numeri che continuano a sorridere a Ranieri, ma D’Aversa non deve preoccuparsi. La sua Sampdoria ora sta rialzando il muso e comincia ad ingranare, anche se questo dovesse richiedere il sacrificio di un bel gioco immolato per la praticità dei sette difensori. Quando le circostanze lo richiedono, ovviamente.