Tagliente come le sue punizioni, Ramirez interviene così sulla questione Coronavirus: “Non solo la Sampdoria ha così tanti contagi”
“Chiudere il campionato qui e ripartire l’anno prossimo a 22 squadre. Chi pensa e finire questa stagione lo fa solo per i soldi”. Gaston Ramirez non ha peli sulla lingua e parla così quando gli viene chiesto un parere in merito al futuro della Serie A afferma: “Siamo professionisti e ci alleniamo, ma il campo ci manca. Questo clima sospeso non aiuta. È dura pensare a ripartire dopo tutto questo. Bisogna pensare alle famiglie non ai problemi del calcio”.
Il fantasista della Sampdoria ha le idee molte chiare anche sulla questione stipendi: “I soldi in questo momento servono solo ai medici, agli infermieri, ad aiutare la ricerca. Togliamoci i soldi e diamoli a loro. Invece sento parlare di diritti tv e di mancati guadagni, come se solo il calcio stesse perdendo. La priorità è la salute e se l’anno prossimo non ci saranno abbastanza soldi non si giocherà”.
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La Sampdoria è una stata la squadra italiana più colpita dal Coronavirus, ma Ramirez ha qualche dubbio: “Siamo stati tranquilli, sentendo spesso i nostri compagni contagiati. La Sampdoria non ha nascosto nulla, altre società sì. È irrispettoso verso chi è stato trasparente. Qualcuno pensa davvero che solo la Sampdoria abbia avuto 5, 6, 7 contagi?”.
Ramirez racconta anche come sta vivendo questa quarantena: “Sono giornate dure. Sono triste per tutti quelli che hanno perso qualcuno di caro. Noi stiamo bene, per fortuna sono qui con mia moglie e i miei tre figli. Quando sento i miei familiari in Uruguay vorrei essere là, ma non credo tornerò. Godin è riuscito a rientrare perché era da solo, io, così come Vecino, ho una famiglia qui. Non tornerò”.