Roberto D’Aversa ha le idee chiare su Fabio Quagliarella: il capitano della Sampdoria sembra ancora un ragazzino e può ancora dare tanto al campionato. Basta schierarlo nel ruolo giusto…
Sta per cominciare la nuova stagione di Serie A, la prima in cui la Sampdoria sarà guidata da Roberto D’Aversa. Il nuovo allenatore ha ereditato una squadra solida da Claudio Ranieri, reduce da un bottino di 52 punti che è valso il nono posto in classifica. Tra nuove incognite e l’imperativo di migliorare i risultati scorsi (anche in Coppa Italia), D’Aversa può comunque contare su una certezza blucerchiata: Fabio Quagliarella.
Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, D’Aversa ha parlato del nono posto e dei 52 punti della stagione scorsa, affermando che non si tratta di un peso sulle spalle ma di una spinta a fare ancora meglio.
Non posso parlare solo di salvezza adesso, vorrebbe dire far sentire la squadra già appagata dal risultato dell’ultimo campionato. Certi obiettivi li raggiungi solo se vai al massimo. Anche con le grandi ci dovrà essere l’ambizione da parte nostra di giocarcela sempre»
E va aggiunto a tutto questo che il presidente Ferrero ha chiesto a D’Aversa come regalo del settantesimo compleanno una vittoria in Coppa Italia:
Lo ritiene un obiettivo raggiungibile per la Sampdoria. Nel contratto ha inserito un premio speciale in caso di vittoria. E poi la finale si giocherà a Roma, che è casa sua
Sampdoria, la chiave tattica di D’Aversa: Quagliarella va schierato più vicino alla porta

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Insomma, le aspettative e l’asticella della Sampdoria di D’Aversa si sono alzate rispetto a prima. Ed è anche per questo che il nuovo allenatore deve poter contare su giocatori affidabili. Tra tutti c’è Fabio Quagliarella, il ragazzo sempreverde di Castellammare di Stabia che, a 38 anni e mezzo, ha già stregato D’Aversa nel ritiro lombardo:
Il fattore Quagliarella? Prima di arrivare pensavo a una gestione di Fabio per preservarne la qualità» ha detto D’Aversa alla Gazzetta, «Sino ad oggi non ha saltato mezzo allenamento, sembra un ragazzino. Comunque Fabio va tenuto il più vicino possibile all’area di rigore».
Quagliarella è e sarà ancora un punto fermo della Sampdoria. Nonostante gli anni passino, il capitano blucerchiato è già in forma e fa ben sperare. Inutile dire che D’Aversa non si farà pregare per puntare su di lui. Su un giocatore che per qualità ed esperienza può ancora dettare legge in Serie A.
Su ammissione di D’Aversa stesso, tuttavia, per far rendere al meglio Quagliarella bisogna anche schierarlo nel modo giusto, chiedergli il lavoro più adatto a ciò che può fare. La dichiarazione del mister della Sampdoria, in questo senso, è lampante. Fabio va tenuto vicino all’area di rigore, evitando di fargli fare tutte quelle corse a coprire ampie zone di campo che possono stancarlo senza utilità.
Un bomber di razza con il fiuto del goal come Quagliarella deve preservare le energie per poter avere la lucidità di far male al momento giusto. Con un Quagliarella meno impegnato a inseguire la palla e più vicino alla porta, la Sampdoria avrà maggiori chance di fare male. La rivoluzione tattica di D’Aversa comincia già da qui.