Il nuovo modulo ha dato più stabilità alla Sampdoria, che, però, calcia poco in porta: i dati sui tiri della squadra di Giampaolo non mentono sui problemi dell’attacco
La stagione della Sampdoria è stata condizionata anche dai problemi del reparto offensivo. I blucerchiati sono dipendenti dai goal di Ciccio Caputo, a quota undici, mentre il secondo attaccante è Manolo Gabbiadini (sei reti), fermo da febbraio. Poi, per quanto riguarda gli attaccanti, c’è il vuoto.
I tre goal di Fabio Quagliarella sono il segno di una stagione deludente, in cui la Sampdoria ha realizzato 42 goal in 36 gare, con una media di 1,16 a partita. Un dato che ha risentito anche del passaggio da Marco Giampaolo a Roberto D’Aversa. Col secondo la media era di 1,31 a partita (29 in 22 gare), con il primo di 0,92 (13 in 14).
C’è, poi, il calo dei tiri in porta delle ultime partite.
Sampdoria, col nuovo modulo si calcia poco
Sampdoria, problema in attacco: col nuovo modulo non si tira in porta
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Dalla sfida contro il Verona, la Sampdoria ha cambiato modulo, passando al 4-5-1. Una scelta conservativa, che ha dato i suoi frutti per quanto riguarda l’equilibrio difensivo, ma che ha penalizzato di molto la manovra offensiva, con i blucerchiati che hanno calciato poco verso le porte di Verona, Genoa e Lazio.
Con i gialloblù sono arrivati tre tiri in porta e uno fuori, con il Genoa due in porta e quattro fuori, mentre con la Lazio due in porta e quattro fuori. Un totale di sedici tiri (fonte Opta) in tre partite, di cui sette in porta, con una media di pochissimo superiore alle cinque conclusioni per gara: poche.
Contro la Fiorentina, con il modulo che sarà sempre il 4-5-1, la Sampdoria dovrà provare a essere più pericolosa, senza, però, trascurare la fase difensiva. La squadra di Vincenzo Italiano, infatti, è l’ottavo attacco della Serie A, con 56 goal fatti.