Anche la Sampdoria Primavera è retrocessa: i grandi investimenti a gennaio non hanno pagato e si aspetta, ora, una rivoluzione
La Sampdoria ha vissuto una stagione fallimentare a tutti i livelli. Dalla prima squadra, retrocessa sul campo in Serie C, ma che potrebbe avere l’ultimo appiglio del playout, alla Women, retrocessa, fino alla Primavera, finita per la prima volta in Primavera 2 al termine di un campionato con solo 6 vittorie in 38 partite.
Il problema, così come per la prima squadra, non è stato economico. La Sampdoria, anzi, ha investito, con Joseph Tey che, solo nel mercato di gennaio, ha immesso un milione tra cartellini e commissioni per sollevare le sorti di una squadra, passata anche da due cambi allenatore: prima Alessandro Lupi, poi Stefano Di Benedetto, poi di nuovo Lupi.
Sampdoria Primavera, gli acquisti di gennaio
Sampdoria Primavera, un milione a gennaio tra ingaggi e commissioni: quanto è costata la retrocessione
A gennaio sono stati presi Ivkovic dalla Roma, il bulgaro Dimitrov dal Cska Sofia, Fosu dal Legnago, il guineano Nhaga dal Psg, l’olandese Parlov dal Vitesse, il norvegese Fisher Breivik dal Valerenga, il bulgaro Krastev dal Neftochimic, Miccoli, figlio di Fabrizio, dalla Salernitana. Un mercato che non è servito, però, con la squadra che ha chiuso in modo deludente.
A fine stagione sono stati in totale 26 i punti realizzazi in 38 partite, con un distacco dal terzultimo posto, utile per salvarsi, di ben 11 punti. Con la retrocessione arrivata con tre giornate d’anticipo dopo il 4-1 subito contro l’Atalanta.