Per sopravvivere la Sampdoria di Ferrero deve fare a ogni fine stagione una, due plusvalenze di mercato. Senza la serie A sarà difficile riuscirci…
Senza plusvalenze la Sampdoria (e non solo a dire il vero) non può vivere, non stare in questa seria A di ricchi. Venti, venticinque milioni è la cifra che la società di Massimo Ferrero deve realizzare ogni stagione. Cifra importante da mettere a bilancio, per la sostenibilità dei conti blucerchiati.
Per la sopravvivenza della Sampdoria anche la prossima estate qualche suo pezzo pregiato dovrà essere messo in vendita, speriamo all’asta. Ma per far sì che tanti club siano attirati dai gioielli di casa Ferrero bisogna che la Sampdoria resti in serie A. A Ranieri è stato affidato il compito di tirarla fuori dai guai e valorizzare l’intera rosa. Quello che non è riuscito a fare Di Francesco.
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Tra le possibili plusvalenze del futuro c’è sicuramente Emil Audero. Un investimento da circa 20 milioni (-6 milioni riavuti per il giovane Peeters). Il portiere sta vivendo una stagione complicata, come tutta la squadra. Ma il suo valore non può essere messo in discussione come la possibilità futura di riuscirlo a vendere a un club di prima fascia. Di sicuro Audero dovrà tornare sui suoi livelli, che oggi sembrano essere lontani…
Stesso discorso per Colley. Pagato 8 milioni al Genk nell’estate del 2018. Oggi è in flessione o almeno non sta riuscendo ad avere la continuità avuta la passata stagione. E sta rischiando il posto. Potrebbe avere mercato in media Premier, ma la sua valutazione attuale potrebbe essere di poco superiore ai 10. Troppo poco. La Sampdoria un anno fa lo valutava già 20 milioni di euro…
Anche Ronaldo Vieira, arrivato due estati fa per un cifra di poco superiore ai 7 milioni di euro al Leeds. La Sampdoria ha già ricevuto e rifiutato offerte dal valore di 15 milioni. La speranza blucerchiata è di arrivare vicino ai 20. Sono loro tre i tre assegni circolari su cui la Sampdoria di Ferrero costruirà il futuro…