Sampdoria, Piciocchi sul Ferraris: è il momento di pensare in grande

Sampdoria, Piciocchi risponde a Maurizio Rossi e rilancia i progetti ambiziosi sullo stadio Ferraris. La lettera dell’assessore del Comune di Genova.
Lo stadio Luigi Ferraris può diventare uno degli impianti più all’avanguardia? L’assessore ai Lavori pubblici del Comune di Genova Pietro Piciocchi non si rimangia la parola e rilancia quanto da lui affermato in un’intervista di pochi giorni fa, in cui dichiarava la necessità di ammodernare la struttura dell’impianto dove giocano Sampdoria e Genoa.
Al che ha suscitato alcune perplessità, come quelle dell’editore di Primocanale Maurizio Rossi, che in una lettera aveva posto alcuni quesiti all’assessore comunale. Quesiti ai quali lo stesso Piciocchi, via epistolare, ha risposto, affidandosi ancora a Primocanale per la diffusione.
Piciocchi innanzitutto rivendica le ambizioni di un progetto di grande respiro, che rispecchia sia la visione cittadina dell’attuale amministrazione sia le potenzialità che una struttura come il Ferraris possiede. Ecco perché l’assessore difende le “idee affascinanti” che ormai si stanno condensando sul tema stadio di Genova. Oltre a ribadire alcuni lavori di restyling fatti già nel recente passato (i bagni, gli skybox, la tribuna stampa ad esempio), l’assessore ha aggiunto:
È quello che sta finalmente accadendo sul tema dello stadio dove l’Amministrazione è sempre più consapevole di dovere assumere un ruolo di guida di un ambizioso progetto di rigenerazione, senza restare in balia delle varie contingenze, tra cui quelle fisiologicamente transeunti che interessano le singole società di calcio, con le quali, per la verità, in questi anni ho riscontrato sempre una buona collaborazione.
Sampdoria, Piciocchi pensa in grande per il Ferraris: “Unire le forze per uno stadio in linea con gli standard più alti dell’UEFA”
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L’amministrazione si è resa conto delle potenzialità del Ferraris e anche Sampdoria e Genoa lo hanno fatto. Sentono l’esigenza di avere un nuovo impianto, moderno, utile alla collettività. Per questo, secondo Piciocchi, è il momento di “pensare in grande“:
È evidente che a questo punto lo stadio, dopo oltre trent’anni dalla sua costruzione, necessiti di un restyling generale che dovrà farsi carico anche di affrontare il tema della sua armoniosa collocazione nel quartiere di Marassi, diventando un’opportunità, anziché una servitù, per migliorare le condizioni di vita e di benessere di questa popolosa delegazione cittadina. Insomma, è giunto il momento di pensare in grande: le soluzioni progettuali ci sono tutte, gli strumenti anche, e allora la vera questione diventa unire le forze in campo per realizzare uno stadio bellissimo, in linea con i più elevati standard UEFA, così da potere ospitare competizioni di massimo grado, che sia di stimolo anche per la crescita del calcio cittadino

Piciocchi, infine, ha condensato in 4 punti fondamentali le risposte ai quesiti dell’editorialista:
1) Il Comune di Genova non ha alcun contratto diretto con le società Genoa e Sampdoria. Il rapporto di concessione dello stadio intercorre con una società, denominata Luigi Ferraris, partecipata al 50% da entrambi i clubs. L’attuale affidamento è in scadenza il 30 giugno 2023;
2) quando ci siamo insediati – correva l’anno 2017 – esisteva un debito della Luigi Ferraris nei confronti del Comune per canoni non pagati di oltre un milione e mezzo di euro. Mi occupai personalmente del piano di rientro che è stato onorato. Le partite economiche affrontate negli anni hanno riguardato anche la sistemazione di interventi manutentivi, realizzati dalla società concessionaria che, stanti gli accordi vigenti, erano di competenza della civica amministrazione;
3) il progetto di riqualificazione dello stadio deve vedere il coinvolgimento di Genoa e Sampdoria, se non in termini di realizzazione, certamente sotto il profilo della gestione e del contributo alla progettazione, posto che i clubs saranno i principali attori dello stadio. L’eventuale inserimento di soggetti terzi, quali qualificati sviluppatori immobiliari che operano in questo specifico settore e che iniziano a guardare con interesse all’operazione, dovrà avvenire nel rispetto della legge attraverso procedure di evidenza pubblica. Sarà compito della civica amministrazione mettere in collegamento e creare le giuste sinergie tra tutti i soggetti in campo, richiamare ciascuno alle sue responsabilità verso la Città per arrivare all’obiettivo. Gli incentivi e le semplificazioni che il nostro legislatore ha introdotto mediante la cosiddetta legge stadi restano gli strumenti principali ai quali guardiamo;
4) la nostra priorità resta la riqualificazione dello stadio Luigi Ferraris, consapevoli che, a detta di tutti, è l’impianto di calcio più bello d’Italia e non perseguiamo l’intenzione, velleitaria, di collocare lo stadio altrove.
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