Sampdoria, Pagliuca-Zenga: ricordi tra blucerchiati e su Vierchowod sono d’accordo…Una bella chiacchierata su Instagram tra i due ex portieri
Un po’ di nostalgia ma anche tanto divertimento nel rivangare i ricordi con un amico, collega e rivale. Questo lo spirito della diretta instagram tra Gianluca Pagliuca e Walter Zenga, alla presenza di Andrea, figlio dell’Uomo Ragno.
Parte subito forte Zenga: “Pagliu, ti ricordi cos’hai fatto trent’anni fa?” “Lo scudetto…un ricordo indelebile.” E ovviamente la memoria va a Inter-Sampdoria, lo scontro diretto che spianò lo strada ai blucerchiati. “Quella partita abbiamo giocato 10 contro 10, subito esplusi Mancini e Bergomi e non se n’è accorto nessuno ” ricorda Zenga. “E’ stato meglio per noi” sogghigna Pagliuca. “Gianlu, tu hai parato tutto, anche il rigore a Mattheus” ricorda l’Uomo Ragno al collega. E Pagliuca: “Walter, ci è andato bene tutto in quella partita, ricordo il goal annullato a Klinsmann, assurdo. Ci è girato tutto bene. Era scritto che dovevamo vincerlo noi”
Poi si passa alla finale di Wembley persa dalla Sampdoria contro il Barcelona e Walter Zenga, racconta come l’ha vissuta lui da “tifoso”:
Ero molto amico di Vialli e Mancini e ci eravamo fatti una promessa. Chi va in finale di Coppa dei Campioni, l’altro va a vederlo. E quindi è toccato a me andarli a vedere…in più io ho sempre simpatizzato per la Sampdoria sin da ragazzo e quindi sono andato…Quando sono tornato il giorno dopo all’allenamento ho preso un multa, il cazziatone, un casino…tutto perchè sono andato a tifare Sampdoria. Peccato per come è andata
Non può mancare il ricordo di Gianluca Pagliuca:
Se potessi rigiocare una sola partita, rigiocherei la finale di Wembley…Una partita pazza, potevamo vincere noi, potevano vincere loro… abbiamo avuto due o tre palle clamorose per fare goal e niente…alla fine ho fatto qualche parata. E poi su quella punizione, che non c’era, ho fatto quel mezzo passo che mi ha fregato. Koeman ha tirato un bomba, ma la barriera si è aperta
Pagliuca confessa anche il suo avversario più temuto su punizioni e calci d’angolo: Sinisa Mihajlovic!
Speravo sempre fosse squalificato, o che avesse uno stiramentino…Quando batteva lui era tremendo, più era lontano più era pericoloso. Era l’unico ad arretrare il pallone rispetto al punto di battuta, perchè da vicino tirava sempre sul primo palo
Interviene Zenga ridendo: “Speriamo non ti senta, sai com’è permaloso Sinisa”.
Sampdoria, Pagliuca-Zenga, ricordi tra blucerchiati: Vierchowod, un rompiscatole
Parlando di stadi vuoti, Walter Zenga, ridendo: “Mi sarebbe piaciuto vedere giocare lo Zar Vierchowod, nel silenzio, con i microfoni accesi che si sente tutto”
E Pagliuca non se lo fa dire due volte e parte a ruota libera
Pietro per me è il difensore più forte con cui io abbia mai giocato, però era un rompi coglioni…non solo in partita, anche in allenamento. Giulio Nuciari veniva a dirmi: “Gianlu per favore stai te con Vierchowod perchè a me mi rompe i coglioni”… Io però gli rispondevo e invece Giulio non aveva il coraggio…
E Zenga ,ridendo,conferma: “E’ vero, lo diceva anche me”
Ma Pagliuca è un fiume in piena:
I primi anni, che ero anche uno dei più giovani, mi potevano tirare una sassata imprendibile all’incrocio dei pali, Vierchowod si girava verso di me e mi diceva: “Ma che ca**o fai?” . E poi mi mangiava la faccia…una volta non ce l’ho più fatta e l’ho preso per il collo e gli ho dato una scrollata sotto la Sud…se la ricorda ancora. Come giocatore top, anche come persona eh… in campo voleva sempre vincere, ma era un rompi palle assoluto.
E l’Uomo Ragno conferma…
Tanti ricordi, un po’ di nostalgia, ma con il sorriso sulle labbra. Due grandi portieri, uno ha fatto la storia della Sampdoria, l’altro avrebbe potuto farla perchè la Sampdoria di Zenga era forte…parola di Gianluca Pagliuca: “Walter quando sei arrivato tu alla Samp secondo me eravate più forti voi dell’Inter. Gullit, Platt, Jugovic, Evani…” E Zenga: “Però siamo arrivati dietro”