Evani e Lombardo hanno portato alla Sampdoria una rivoluzione in campo e può essere Oudin a rimetterci. L’analisi
La ventata di cambiamento nella Sampdoria si è sentita. L’arrivo di Alberico Evani e Attilio Lombardo in panchina ha portato innanzitutto umori e vibrazioni diverse dentro e fuori dalla squadra, ma poi le modifiche sono arrivate anche nel concreto. In pochi giorni le nuove guide tecniche blucerchiate hanno cominciato la rivoluzione tattica, smantellando per prima cosa la difesa a 3, caposaldo dei due predecessori Andrea Sottil e Leonardo Semplici.
Ma poi anche centrocampo e attacco hanno subito delle modifiche. Evani ha impostato la Sampdoria su un 4-3-3, cambiando gli interpreti titolari della linea a 3 in mezzo, con Leonardo Benedetti e Ronaldo Vieira riabilitati titolari ai lati di Matteo Ricci. E la scelta del tridente offensivo è ricaduta su Giuseppe Sibilli, Massimo Coda e Fabio Depaoli.
Uno di coloro che ha perso la titolarità, almeno col Cittadella, è Remi Oudin, che Semplici ha sempre schierato trequartista. E che ora dovrà sgomitare per recuperare il posto.
Arrivato a gennaio dal Lecce, il francese è già a quota 10 presenze. La prima panchina, forse non a caso, è arrivata proprio nell’esordio di Evani allenatore, che ha voluto puntare, dopo soli 4 giorni di lavoro effettivo, su giocatori che già conosceva. Benedetti, Depaoli, Ricci, Venuti sono calciatori che aveva già avuto in passato. Ma Vieira, per esempio, è stato una precisa scelta tecnica, visto che non aveva più giocato molto.
Sampdoria, il 4-3-3 di Evani e le nuove gerarchie: concorrenza maggiore per Oudin
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Probabilmente il tecnico blucerchiato ha voluto puntare su calciatori che dessero anche quantità, che fornissero maggiore aiuto in fase difensiva. Così ha scelto l’inglese e non Oudin. Per il quale, in verità, il 4-3-3 non sarebbe nemmeno un modulo scomodo. In passato ha fatto anche la mezzala, il centrale di centrocampo, l’esterno destro d’attacco a rientrare sul mancino.
Il problema sembra però la concorrenza. Perché Evani ha puntato forte sul tridente di centrocampo che ha parecchio convinto alla prima uscita. E comunque lì c’è la concorrenza anche di Gerard Yepes, Melle Meulensteen, Ebenezer Akinsanmiro e Alessandro Bellemo, quando rientrerà.
Il ruolo di esterno destro è forse quello per ora più scoperto, con il solo Depaoli a contendersi la maglia Oudin. Il classe 1997 di Riva del Garda dà più corsa rispetto al gioco tecnico dell’ex Lecce. Qui l’interrogativo si porrà col rientro di Gennaro Tutino, che sembra poter avvenire nelle prossime partite. In un modulo che usa gli esterni e non seconde punte o trequartisti, che posizione potrebbe occupare il numero 10? Possibile anche un suo spostamento a sinistra con Giuseppe Sibilli a destra.
I giocatori della Sampdoria disponibili, insomma, sono tanti e, se da trequartista Oudin aveva più carte da giocarsi, ora dovrà sgomitare di più. Il cambio modulo e le nuove gerarchie potrebbero instaurarsi a sue spese, vista anche la necessità per Evani, a poche giornate dalla fine, di puntare il più possibile su concetti e uomini fissi. Di modo da creare certezze e non altri dubbi, dopo tre cambi in panchina.