Augello non raggiunge più la sufficienza: la parabola del terzino della Sampdoria sembra ricordare in modo preoccupante quella di Regini
Dopo l’ottimo finale della scorsa stagione, Augello sembrava poter essere un ottimo titolare di questa Sampdoria. E le impressioni dello scorso anno sono state confermate in avvio di stagione quando è riuscito anche a realizzare il primo goal in Serie A. Contro la Lazio, non una squadra qualsiasi. E poi?
Poi, dalle voci di Nazionale, si è passati ad avere un giocatore distratto in difesa e poco utile in attacco. Dalla gara con i biancocelesti – dove realizzò anche un assist – Augello ha avuto un’involuzione molto preoccupante. Che evoca, per certi versi, brutti ricordi. Che hanno il nome e cognome di Vasco Regini.
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L’ex terzino dello Spezia sta vivendo una parabola discendente e, soprattutto nelle ultime partite sta combinando diversi pasticci. Contro la sua ex squadra non si è fatto vedere né davanti né dietro, mentre con l’Inter è stato letteralmente distrutto da Hakimi.
L’Augello della prima parte di stagione sembra essere sparito a Cagliari, dopo l’espulsione. Il probabile arrivo di Sy potrebbe mettergli la giusta pressione per tornare a quei livelli. Perché giocare sapendo di essere sempre titolare può incidere anche sul piano dell’attenzione. Sperando, ovviamente, che non sia un Regini 2.0.