Sampdoria-Cittadella è stata la prima panchina a Genova di Evani, che si è portato dietro un’eredità dalla lunga esperienza in Nazionale
Per la missione salvezza della Sampdoria si è attivata una squadra non casuale. Sono tornati in blucerchiato, questa volta non in campo, ex Campioni che hanno portato gloria e lustro al club e ora si sono ritrovati di nuovo a Genova. Si tratta di Alberico Evani e Attilio Lombardo, allenatore e vice allenatore, con Andrea Mancini direttore sportivo e Giovanni Invernizzi promosso coordinatore dell’area tecnica.
Chicco ha fatto l’esordio da primo allenatore in una squadra professionistica proprio in Sampdoria-Cittadella, ma chiaramente non si tratta del primo che capita. Ha una lunghissima esperienza a livello giovanile, soprattutto in Nazionale. Ed è stato, insieme ad Attilio e ad Angelo Gregucci (altro nuovo arrivo) nello staff di Roberto Mancini ct dell’Italia. Avventura culminata con la vittoria degli Europei.
Ecco, oltre alla sampdorianità, proprio l’esperienza Nazionale di Evani e Lombardo potrebbe aver rappresentato un fattore per la gara d’esordio al Ferraris vinta contro il Cittadella.
Sampdoria-Cittadella, dalla Nazionale al Ferraris: 10 italiani su 11 in campo con Evani. Tanti già avuti nelle leve giovanili
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Curiosamente, infatti, la Sampdoria è scesa in campo contro i veneti con 10 giocatori italiani titolari su 11, unica eccezione Ronaldo Vieira (peraltro tra i migliori in campo). Una ItalSamp così tricolore non si era mai vista in questa stagione. Ci sono sempre stati almeno due stranieri in campo coi colori blucerchiati.
Potrebbe trattarsi chiaramente di un caso, o forse di qualche assenza (la scelta di puntare su Coda sarebbe avvenuta lo stesso con Niang pienamente disponibile?). Ma probabilmente è anche frutto dei pochi giorni di lavoro a disposizione per la nuova squadra tecnica, che quindi ha puntato su giocatori conosciuti, già avuti in passato. Alessio Cragno, per esempio, allenato nella Nazionale maggiore. Oppure Fabio Depaoli, Lorenzo Venuti, Matteo Ricci e Leonardo Benedetti, allenati da Evani nelle nazionali giovanili tra Under 18 e Under 21.
Una scelta di praticità, di fiducia in chi già aveva avuto a disposizione, anche se per poche partite, in Azzurro. La decisione potrebbe essere stata quella di cercare di porre le basi della propria missione salvezza su questo. Nell’attesa poi di valutare meglio, giorno dopo giorno, tutta la squadra.