Tanta emozione anche per Moreno Mannini, presente a Sampdoria-Cittadella: decisia la scelta di Manfredi, un pensiero per Vialli e Mantovani
C’era anche Moreno Mannini alla prima di Alberico Evani e Attilio Lombardo sulla panchina della Sampdoria. Non avrebbe potuto perdersi l’esordio, la prima volta di una nuova storia. Ci sono immagini che sono rimaste nella testa di Moreno, raccontate all’edizione genovese de La Repubblica:
Entrare e vedere quei colori e tutta quella gente è stato incredibile. Quando posso, vengo sempre a Marassi. Sento aria di casa. Certo: sedici anni a Genova non si possono certo dimenticare. È impensabile vedere un pubblico così e con tale entusiasmo. Solo chi era presente riesce a capire, da fuori è inimmaginabile comprendere il clima che si è creato allo stadio.
Dai fischi con il Frosinone agli applausi. Fondamentale, in questo senso, la scelta di Matteo Manfredi:
La scelta del presidente Manfredi è stata fondamentale. Non penso ci sarebbe stato un calore simile con altri protagonisti e questa nuova energia positiva ha contribuito a portare la squadra in una condizione psicologica diversa. In una sfida determinante ha fatto la differenza.
Sampdoria, Mannini e il pensiero per Vialli e Mantovani
Sampdoria, Moreno Mannini: fondamentale la scelta di Manfredi, impossibile non pensare a Vialli e Mantovani
LEGGI ANCHE Verso Juve Stabia-Sampdoria, differenziato per Giuseppe Sibilli e Ronaldo Vieira. Le condizioni
A fine partita Attilio Lombardo ha alzato le braccia, dedicando la vittoria a Luca Vialli, ma anche a tutti i blucerchiati che non ci sono più, come il presidente Paolo Mantovani. Impossibile non rivolgersi anche a lui in quel momento:
Comprendo la sua emozione, era impossibile non pensare a Mantovani, a Luca. Nessuno può rimanere immune, non si riesce proprio, è impossibile. Non c’è nulla di studiato. La Sampdoria è un club unico, come la sua maglia. Ai nostri tempi, nessuno voleva andare via, tanti hanno rifiutato il trasferimento, non si voleva lasciare una situazione irripetibile.
Il DNA è importante. Conta, ci si appella nei momenti difficili, come ha fatto la Sampdoria con Lombardo ed Evani:
Ritengo che tutte le società abbiano un Dna, a cui bisogna fare appello nei momenti più difficili, e rappresenta un patrimonio. Certe squadre, come la Sampdoria, fanno bene a tutto il calcio. Il campo determina le categorie, ma le emozioni a Marassi restano sempre uniche.
Com’è stata la prima Sampdoria del nuovo duo? Non è stata una bella partita, ma il tempo era poco per Mannini. Hanno lavorato sulla testa, cercando di toccare le giuste corde per ottenere una prestazione di cuore. Anche grazie al fatto di essere complementari:
Hanno lavorato sulla testa, il tempo era pochissimo, non si riesce neanche a conoscere bene le caratteristiche di tutti i giocatori. Sono due stati due grandi giocatori e hanno grande credibilità. Chicco si è trovato benissimo alla Sampdoria e trasmette a tutti questo vissuto. Per essere un grande giocatore, devi avere qualcosa di speciale, conoscere il calcio in modo profondo ed Evani ha questa naturale capacità di lettura delle partite. Si completano molto bene con Attilio