Nel calciomercato la Sampdoria non ha badato al monte-ingaggi: i blucerchiati di Matteo Manfredi vogliono puntare alla Serie A
La Sampdoria ha fatto una scelta precisa in questa sessione di mercato: investire per andare in Serie A. I blucerchiati si sono mossi tra i paletti imposti dalla Figc, ma il presidente Matteo Manfredi ha dato carta bianca a Pietro Accardi, investendo molto anche su di lui, concedendogli libertà soprattutto per quanto riguarda il monte-ingaggi.
I blucerchiati avevano iniziato la scorsa stagione con un monte-stipendi di circa 25 milioni, residuo della fresca retrocessione dalla Serie A. A gennaio era poi sceso a 20,5, ma, dopo il roboante mercato estivo è nuovamente salito. Andando ben oltre il salary cap imposto dalla Serie B che, l’anno scorso era di 24 milioni per le neo-retrocesse, quest’anno è di dieci milioni.
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Il monte-ingaggi della Sampdoria supera, attualmente, i 22 milioni, come riporta Il Secolo XIX. Questo per quanto riguarda solo i calciatori, però. E’, pertanto, un dato parziale, dato che la Serie B include, per il conteggio del salary cap, anche gli stipendi di allenatore, staff tecnico e direttore sportivo.
Con questi dati la Sampdoria arrivava, a fine luglio, intorno ai 25 milioni, mentre a fine agosto è salita con gli arrivi di Marco Silvestri (750.000 a stagione) e Alessandro Pio Riccio (circa 500.000) e, soprattutto, con il cambio in panchina. Con l’arrivo di Andrea Sottil e dello staff il monte-ingaggi totale si aggira sui 28 milioni di euro.