La Sampdoria ha chiuso l’esordio col Modena con una sconfitta e zero reti, Donati aspetta ancora Cuni che deve trovare la posizione ideale
La Sampdoria perde la prima partita in casa di questa Serie B. Lo fa dopo 60 minuti buoni, come dice il suo allenatore Massimo Donati, in cui però è mancata una cosa: il goal. I blucerchiati non sono riusciti a segnare all’esordio in questo campionato, nonostante alcune occasioni ci siano state, nel primo tempo in particolare. Una su tutte l’occasione di Massimo Coda, che ha ceffato la conclusione di prima di sinistro. È lo stesso allenatore doriano a fare la conta delle occasioni nel post partita:
Ci sono stati due tiri di Benedetti che si potevano fare meglio, una chance incredibile di Coda che poteva controllare la palla, invece ha calciato di prima. Poi è mancato un pizzico sul finale, sul fare la giocata importante alla fine. Però non si può volere subito la luna. Ovvio che dispiace, ma la strada è quella giusta. Però per 60 minuti abbiamo visto un’ottima Sampdoria
Sampdoria-Modena, Donati: “Cuni ha faticato a ricevere palloni, deve capire dove stare”
Sampdoria-Modena, Massimo Donati: Marvin Cuni deve capire dove giocare
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Mancano i goal. Quelli degli attaccanti, dei bomber. E se Coda ha giocato tutto sommato una prima partita sufficiente, fatta di tante sponde, Marvin Cuni ancora deve ingranare. Questa volta Donati lo ha schierato proprio come prima punta, ricambio del numero 9, ma l’albanese di tiri non ne ha fatti. E non è riuscito a incidere, nemmeno nella costruzione di gioco. Ha toccato pochi palloni e non sempre bene. L’allenatore della Sampdoria motiva questo con il fatto che ancora Cuni deve trovare la sua posizione ideale:
Cuni può fare sia l’attaccante centrale che quello esterno, ha anche un ottimo passo, anche lui è entrato e poi abbiamo subito gol immediatamente. Ha fatto fatica a ricevere palloni puliti. Dovrà capire dove mettersi per avere palloni più puliti, speso faceva movimenti contrari rispetto a dove era la palla e dove l’avversario. Coda l’ha capito di più. Nemmeno Cuni sa dove preferisce stare