Riccardo Ciervo, con Damsgaard ai box, è l’unico esterno di ruolo che può giocare a sinistra nella Sampdoria: D’Aversa però lo impiega poco
La Sampdoria di D’Aversa sta faticando e i 15 punti raccolti in sedici partite riflettono le difficoltà sul campo della squadra. Il 4-4-2 del tecnico con Valerio Verre adattato a sinistra non convince e la manovra offensiva ne risente, come dimostrano i 22 goal fatti in sedici gare, che portano i blucerchiati a essere il dodicesimo attacco.
In questa difficoltà stupisce la continua assenza di Riccardo Ciervo. Il giovane classe 2002, arrivato dalla Roma negli ultimi istanti del mercato estivo, è l’unico esterno di ruolo a disposizione insieme ad Antonio Candreva. La mancanza di Mikkel Damsgaard, infatti, ha privato D’Aversa dell’inventiva del danese e del suo esterno titolare di sinistra. E allora perché continuare ad adattare Verre?
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L’ex Verona con Salernitana e contro la sua vecchia squadra non ha fatto male, ma Ciervo, nei pochi minuti avuti a disposizione, ha dimostrato inventiva e spensieratezza nelle giocate. Anche contro la Lazio, nei nove minuti giocati, è riuscito a tirare in porta una volta, come Verre, rimasto però in campo per tutto il primo tempo.
Finora Ciervo non è mai partito titolare, accontentandosi solo di 124 minuti spalmati in sei partite. Tra i calciatori impiegati è il secondo ad aver giocato, dietro a Depaoli, che ha disputato 122 minuti. In un momento di difficoltà la sua spensieratezza potrebbe essere una carta da giocare per D’Aversa che, finora, non sta avendo abbastanza coraggio nel farlo giocare.



