Evani è riuscito a ritrovare Meulensteen e Niang, buone prestazioni dei due giocatori della Sampdoria dopo i “provvedimenti” del tecnico
A volte basta una strigliata. Ci sono momenti in cui un segnale, se recepito, fa scattare qualcosa dentro i calciatori e li sprona a invertire la rotta, a dare tutto. Ed è quello che Alberico Evani è riuscito a fare, ritrovando contro la Salernitana due giocatori importanti per la Sampdoria. Uno è M’Baye Niang, autore di una prestazione positiva dopo le ultime non all’altezza delle sue qualità. L’altro è addirittura l’uomo che ha deciso la sfida col suo goal, Melle Meulensteen.
Proprio il rendimento dell’olandese è quello che ha stupito di più per quello che ha fatto vedere. Una prestazione completamente diversa rispetto a quelle che aveva sfornato nelle ultime partite giocate, soprattutto quella di Carrara. Dove Evani l’ha sostituito all’intervallo, arrabbiandosi con lui, fino a decidere di mandarlo in tribuna nella partita successiva, al Luigi Ferraris contro la Cremonese.
Un’esclusione che ha fatto bene a Meulensteen. Che ha capito i motivi che hanno spinto l’allenatore della Sampdoria a lasciarlo fuori. E, con intelligenza e umiltà, è andato lui stesso a parlare con Evani, come ammesso dallo stesso tecnico nel post partita dopo la vittoria con la Salernitana. Per chiarirsi, per dire di aver capito cosa doveva fare. E si è visto a Marassi il 9 maggio. Messaggio recepito, prestazione superba, giocatore ritrovato. E missione compiuta per l’allenatore blucerchiato.
Sampdoria, Meulensteen e Niang tornati ai loro livelli nella partita della vita. Il “Metodo Evani” ha funzionato
Sampdoria, Meulensteen in tribuna, Niang “provocato”: così Alberico Evani li ha ritrovati
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Se con Meulensteen ha funzionato l’esclusione dai convocati contro la Cremonese (e la panchina col Catanzaro), con Niang potrebbe aver avuto successo la punzecchiatura che Evani ha fatto nella conferenza stampa pre Sampdoria-Salernitana:
Niang potrebbe dare tanto se capisse le sue qualità e le mettesse al servizio della squadra
Una frase che potrebbe aver avuto origine da alcune prestazioni recenti che non sono state chiaramente ai livelli dell’attaccante senegalese. Così Evani ha provato a stimolarlo, a fargli capire di sapere che ha grandi doti ma che deve calarsi di più nella lotta della squadra. E così è stato. Partito titolare a sorpresa con la Salernitana, Niang ha supportato i compagni facendo a sportellate in attacco, correndo molto, con un rendimento in crescendo minuto dopo minuto. Anche in questo caso, giocatore ritrovato nel momento di maggiore bisogno.