Sampdoria, Ricci ancora mai sceso in campo in questa stagione, ma Donati assicura di tenerlo in considerazione. Mentre glissa sull’impiego ridotto di Barak
Che fine ha fatto Matteo Ricci? Il centrocampista della Sampdoria è tra gli oggetti misteriosi di questa stagione, che sono in rosa ma ancora hanno ricevuto un impiego molto risicato. Di coloro che sono in lista, solamente lui, Nicola Ravaglia e Andrei Coubis non hanno ancora fatto il loro debutto stagionale. Zero minuti in sei partite per l’ex Fatih Karagumruk, arrivato nell’estate del 2023 con Andrea Pirlo in panchina e con il contratto in scadenza a giugno prossimo.
Nonostante questo minutaggio scarso che gli ha concesso, Massimo Donati afferma di avere grande stima di Ricci. Così come di tutti quei calciatori blucerchiati che non hanno avuto fin qui molto spazio. Per esempio c’è Simone Giordano, oppure il nuovo acquisto Victor Narro:
Ricci non ha giocato fino ad ora ma sa che ho grandissima stima di lui come ce l’ho di Giordano o altri giocatori impiegati di meno. Ora è più opportuno pensare alla squadra non al singolo. Se dobbiamo ripartire, lo dobbiamo fare tutti insieme
Sampdoria, Donati: “Ho grandissima stima di Ricci, ma pensiamo alla squadra non al singolo. Barak ha voglia di fare”
Sampdoria, Matteo Ricci ancora a zero minuti. Massimo Donati: ho stima di lui. E su Barak…
LEGGI ANCHE CONVOCATI Sampdoria-Pescara, Massimo Donati riabbraccia Luigi Cherubini. Tutte le scelte
Se Ricci e i giocatori nominati prima non hanno ottenuto minutaggio fin dall’inizio, c’è anche chi pur essendo partito in cima alle gerarchie è finito un po’ dietro. Colpisce, per esempio, il caso di Antonin Barak, arrivato con buone premesse e di un livello tecnico superiore alla categoria, ma che non ha dimostrato ancora abbastanza. E, dopo la partita di Monza, Donati ha deciso di escluderlo dai titolari con Bari e Catanzaro, lasciandogli solo pochi minuti nel secondo tempo. A proposito di lui il tecnico ha detto:
Barak ha grande voglia di fare. Come ce l’hanno gli altri. Si valuta di volta in volta chi inizia. Gli allenatori lo dicono tutti ed è una cosa scontata per noi, ma le partite durano tutte 90 minuti e l’importanza di chi gioca è uguale. Ci sono giocatori bravi a subentrare, altri meno bravi a subentrare. Non conta il Barak, il Cherubini o il Pafundi, ma conta la squadra. E se qualcuno gioca anche solo un minuti, come Conti mercoledì, lo deve fare a mille all’ora