La Sampdoria è in fondo alla classifica anche con Roberto Mancini per Matteo Monforte è una sconfitta nella sconfitta…
Scusate cari lettori di ClubDoria46. Scusami Matteo Monforte. Per qualche settimana mi sono dimenticato di te, di Peccati di gol. Ma come ben sapete sono state settimane complicate, di grandi cambiamenti. Grandissimi sogni. Ma dai sogni prima o poi bisogna anche svegliarsi. Soprattutto se tornano a essere incubi. E ci risiamo. E qui “copio” subito un tuo pensiero…
Non ce l’ha fatta nemmeno Mancini, nemmeno la coppia Evani-Lombardo, nemmeno il mercato di gennaio, nemmeno il sostegno incondizionato dei suoi tifosi, nemmeno la mano di Luca Vialli dal cielo…
Dalle colonne del principale quotidiano di Genova, l’amico attore, comico e autore non sa proprio a chi rivolgersi.
Insomma, cari miei, nessuno sembra essere in grado di liberare, una volta per tutte, la Sampdoria da questa pena infinita che la condanna ormai da anni e che pare destinata a non finire mai, come certe pene dantesche infernali, che rinascevano proprio nel momento esatto in cui illudevano di essersi finalmente concluse…
L’amarezza, lo sconforto, quel senso di resa incondizionata che prende Matteo, prende in fondo anche noi. A parole si combatte poi però nei fatti, sul campo, non c’è la forza fisica e mentale di reagire. Cosa si può fare ora?
Nessuno sembra poter porre del tutto la parola “fine” a questa tortura. Nemmeno Klopp o Guardiola credo che, a questo punto, riuscirebbero a portarci la gioia di un paio di vittorie di fila. Nemmeno nei cartoni animati giapponesi di Holly e Benji potrebbe esserci una rinascita o una sorta di speranza, per questa Sampdoria che ha avuto tutte le opportunità per riprendersi, e che invece sta andando sempre più a fondo, inesorabilmente, fino al non ritorno….
Sampdoria, Matteo Monforte non sa più a chi chiedere aiuto…
Sampdoria, Matteo Monforte: non ce la sta facendo nemmeno Roberto Mancini…
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Passaggio fondamentale, da non perdere quello sull’operazione romantica “la Sampdoria ai sampdoriani”, e qui arriva Matteo Monforte: “con il buon Mancini che è nella società però no, che ha un ruolo però no, che è un consulente però no, che decide tutto però no”. In effetti…
Ma poi il romantico sogno blucerchiato avrebbe dovuto inevitabilmente scontarsi con la triste realtà di undici giocatori che non ne azzeccano una da agosto, che non corrono, non lottano, sbagliano passaggi elementari, non difendono, non attaccano, non attendono, non si capisce bene cosa minchia abbiano che non va. E allora tutto si sarebbe frantumato spietatamente sui nostri visi attoniti, riportandoci subito alla triste verità
E ora cosa succede? La riflessione finale su Il Secolo XIX di Matteo è corretta. Al di là di una serie che non voglio ancora nominare, Evani a fine partita ha detto: «Voltiamo pagina»…
…esattamente come, dopo ogni partita, hanno detto Semplici prima di lui e poi Sottil e Pirlo e Giampaolo e Stankovic e bla bla bla. E va bene, ok, noi pagina la voltiamo anche, di nuovo. Ma qui mi sa che stavolta è finito il libro, baby…