Nella rubrica Peccati di Gol su Il Secolo XIX Matteo Monforte parla della crisi della nostra Sampdoria e del presidente Gravina…
Buongiorno. Per chi non l’avesse letta ecco alcuni passaggi di Peccati di Gol la rubrica di Matteo Monforte su Il Secolo XIX. Cosa dire? Difficile trovare le parole. Molto difficile in un momento così complicato per la Sampdoria.
Non so nemmeno da dove partire. Mi viene da ridere e piangere contemporaneamente, lo ammetto. Vorrei essere razionale, ma non ce la faccio. Non riesco più a esserlo, perché non c’è razionalità in questo scempio…
Inizia così l’amico Matteo. Parla di follia. Io direi altro. Ma intanto la colpa qui è sempre di qualcuno mai di tutti. Inutile aggiungere altro.
Matteo parla della Fiorentina, dei suoi tifosi disperati per l’ultimo posto in classifica.
Vorrei abbracciarli ed essere abbracciato, dire loro: la vostra cosa è passeggera, state tranquilli, avete una società. Noi sono quattro anni che siamo come voi adesso e, in più, all’orizzonte non c’è via d’uscita per la Samp. Non c’è più nulla, nessuno parla nemmeno più di noi, non c’è un programma sportivo nazionale che denunci la situazione, ci hanno abbandonato. La Sampdoria è sparita e a nessuno gliene frega una emerita cippa, altro che Gravina e poteri forti. La Sampdoria è sparita, tra le bandiere festanti e i canti dei suoi tifosi…
Sampdoria, Matteo Monforte odia tutti, Fredberg compreso…
Sampdoria, Matteo Monforte: altro che poteri forti, altro che Gravina. Vi odio tutti!
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Matteo Monforte dice di essere imbarazzato. Ma non solo. Anche incredulo, scoglionato, arrabbiato a da morire, deluso, frustrato, stanco, allibito, basito, rassegnato, dispiaciuto, scoraggiato, disilluso…
Dice di odiarli tutti, di non volerli più vedere.
Vorrei non vedere mai più nessuno di loro, a partire dai giocatori, per arrivare ai dirigenti, proprietari, magazzinieri, autisti, giardinieri, portaborse, tutti, odio pure quello che riempie di cialde la macchinetta del caffè che hanno a Bogliasco, chiunque abbia a che fare con questa Sampdoria anche solo di striscio, io lo odio. Non ne posso più. Non ne possiamo più
Poi parla di Jesper Fredberg e delle sue parole…
Ti contesto perché non sai nulla, manco il disastro che hai combinato col mercato estivo. Ti contesto perché sei l’immagine di quest’accozzaglia inadeguata messa lì, a capo di una baracca che è ormai in frantumi…
E mi fermo qui perché i toni usati da Matteo sono di un tifoso decisamente arrabbiato…



