Matteo Manfredi crede nella sua Sampdoria: ha fiducia per i playout, anche se i mancati obiettivi hanno avuto un costo importante
La Sampdoria può avere una seconda occasione per salvarsi grazie al playout con la Salernitana. Il caos generato dalla penalizzazione del Brescia, da confermare in Corte d’Appello, dà una grande opportunità ai blucerchiati. Da non fallire, quest volta.
Il presiente Matteo Manfredi, alla Gazzetta dello Sport, ha parlato delle condizioni psicologiche di una squadra che, dopo il 13 maggio e lo 0-0 con la Juve Stabia, ha subito una contestazione pesante:
Ho visto un gruppo consapevole del peso della responsabilità che ancora grava sulle sue spalle e determinato a dimostrare il proprio valore fino all’ultimo minuto di questa stagione. Tuttavia, proprio da questa frustrazione nasce una nuova energia: un misto di orgogio e di voglia di rivalsa che sta permeando il gruppo. Chi ha scelto di restare a lottare ha un un’opportunità unica: riscrivere il finale di una stagione difficile per difendere l’onore di una maglia che è moto di più di una divisa sportiva. Alcuni hanno finalmente capito pienamente cosa significhi vestire questa maglia.
Sampdoria, Matteo Manfredi si fida della squadra
Sampdoria, Matteo Manfredi: pronti per il playout: chi ha scelto di restare è pronto a lottare!
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Si rimprovera la gestione delle deleghe Matteo Manfredi. Troppo tempo senza intervenire in prima persona:
Mi rimprovero la gestione delle deleghe: probabilmente ho concesso troppo tempo senza intervenire con rapidità e deteminazione. Il calcio ha tanto da insegnarmi, ma è una sfida che colgo, pronto a correggere gli errori.
Non ha dubbi, poi, sulla forza della rosa. Questa squadra vale più di quanto ha dimostrato sul campo. Avrebbe dovuto lottare per la promozione in Serie A e, invece, si è ritrovata sempre in lotta per non retrocedere. Troppi momenti delicati, troppi cambi che hanno inciso sulle prestazioni del gruppo. E la mancanza degli obiettivi ha avuto un costo importante:
Questa rosa aveva qualità superiori a quanto emerso. Il talento, però, va messo nelle condizioni giuste. Troppi cambiamenti in momenti delicati. La situazione ha reso difficile consolidare un’identità e dare continuità al lavoro: mancare gli obiettivi ci è costato, finora, 40 milioni in più.