Donati aspetta la miglior versione di Pedrola, Cherubini e Pafundi, ma intanto vuole che i tre fantasisti della Sampdoria agiscano più in avanti, non così arretrati
I tre tenori. Tre uomini a cui la Sampdoria si affida per innalzare il livello della manovra, per fare quella giocata che possa svoltare un’azione o una partita. Sono quelli a cui Massimo Donati chiede di cambiare la musica senza usare lo spartito. Estanis Pedrola in primis, ragazzo su cui il tecnico punta tantissimo. E poi i due nuovi innesti di qualità del calciomercato, Luigi Cherubini e Simone Pafundi.
Di loro, contro il Modena, il tecnico blucerchiato ha lanciato immediatamente quello che gli è parso più pronto, Cherubini. Gli altri due sono subentrati a gara in corso. L’ex Roma ha ben impressionato soprattutto nel primo tempo, il talento dell’Udinese ha mostrato ancora troppo poco (è innamorato del pallone, questo si è capito). E lo spagnolo?
Pedrola ha fatto capire che ancora non è al top della forma, ma alcuni guizzi li ha mostrati, conquistandosi per esempio due buone punizioni. Poco per lui, vero. Ma conta anche la posizione in cui ha agito. Donati, nel post partita di Sampdoria-Modena, ha spiegato che lo spagnolo e anche Cherubini e Pafundi devono provare a fare queste giocate, ma non partendo così indietro:
Pedrola riceveva palla troppo basso. Lui deve farlo più avanti. Difficile giudicarlo oggi anche perché abbiamo preso goal subito quando è entrato. L’importante è quello che potrà fare da ora in poi e che stia bene. Io voglio che lui, Pafundi e Cherubini facciano queste giocate più avanti, nell’ultimo quarto di campo, non così indietro
Sampdoria, Donati: “Pedrola, Cherubini e Pafundi hanno le giocate, ma devono partire più avanti”
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Partire da più avanti, dunque. La chiave perché si esalti al massimo la qualità dei tre fantasisti blucerchiati, secondo Donati, è agire dalla trequarti in poi. Condizione in cui anche i compagni devono metterli. Comunque sia, come esordio non è dispiaciuto all’allenatore della Sampdoria. Anche perché Cherubini e Pafundi sono appena arrivati:
Pafundi è qua da tre giorni, Cherubini pure, ci vuole tempo. Oggi ho deciso di far iniziare Cherubini perché secondo aveva più minutaggio rispetto agli altri, è vero che non hanno avuto un impatto importante. Cherubini come Abildgaard come Ferri e chi è arrivato dopo non sono arrivati con 90 minuti nelle gambe, vanno gestiti. Cherubini ha corso molto, ha fatto cose bene e altre meno bene, però è arrivato a un punto in cui non riusciva a scattare più in avanti
Certo è che alla Sampdoria è mancato un po’ l’apporto dei cambi, in generale. Non parlando solo di Pafundi o Pedrola, ma di tutti e cinque (esordio anche per Victor Narro). Proprio nel momento in cui i blucerchiati sono calati di rendimento, non c’è stato l’aiuto sperato dalla panchina:
Senza dubbio i cambi dovranno essere una risorsa. Certi giocatori sono qua da troppo poco, non possiamo pensare che sappiano dove ricevere palla perfettamente. L’importante è che il gruppo abbia l’identità, poi devono calarsi nel contesto in cui siamo