Massimo Donati vuole una Sampdoria concreta, che giochi un calcio intenso e col fuoco dentro, cercando di trasformare i sogni in obiettivi
Massimo Donati è il nuovo allenatore della Sampdoria. Da lunedì 14 luglio è cominciata la sua avventura blucerchiata, la seconda dopo quella da calciatore di vent’anni fa, agli ordini di Walter Novellino. Un nuovo inizio che, prima di tutto, è gratificante, per lui che è reduce da un’esperienza non positiva all’Athenis Kallithea. Un’opportunità che lo inorgoglisce, come ha detto nella sua prima intervista, ai canali ufficiali del club, da tecnico blucerchiato:
Tornare alla Sampdoria è qualcosa di gratificante, importante, gli aggettivi sono tanti. Sono passati tanti anni da quando ero calciatore è cambiato un po’ tutto, alla fine sono due lavori diversi. Da calciatore sono stato molto bene, anche perché la stagione fu molto positiva con mister Novellino. Ora è un nuovo capitolo. Il mio entusiasmo è clamoroso, ho tanta voglia di fare e di far bene dopo qualche annata in cui le cose non sono andate propri benissimo. Voglio tanto lavoro, sono molto esigente e con tanta voglia di fare bene, voglio trasmettere la voglia a tutto l’ambiente non solo ai giocatori. Se si va tutti nella stessa direzione si può fare bene
Il suo nome è emerso un po’ negli ultimi giorni, dopo un tira e molla che vedeva dapprima candidato Alberico Evani, poi Attilio Lombardo, promosso a primo allenatore in tandem con Angelo Gregucci. Ma alla fine ha vinto Donati, che non ci ha pensato due volte ad accettare. Con già in testa la voglia di fare bene, di costruire un progetto organizzato in cui tutti remino in un’unica direzione:
Ovviamente la Sampdoria è qualcosa di speciale non solo per me ma per tantissime persone. Quindi quando c’è stata la possibilità di iniziare questo progetto non ho più guardato niente, non vedevo l’ora di iniziare e arrivare. Non vedo l’ora di iniziare coi giocatori e con tutto l’ambiente questo percorso, che deve essere organizzato, fatto per bene, direzionale sotto ogni punto di vista
Sampdoria, Donati: “Tornare era un mio obiettivo, ora servono fame, determinazione e organizzazione. Voglio una squadra col fuoco dentro”
Sampdoria, Massimo Donati: il mio calcio è intenso. Ai tifosi prometto che…
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Ci ha messo pochissimo ad accettare la proposta di allenare anche perché tornare alla Sampdoria era un suo obiettivo. Uno di quei sogni che, dice Donati, “bisogna trasformare in obiettivi”. Così come quelli di ritornare dove compete a questa società, a questa maglia e questa piazza. Servono fame, determinazione e organizzazione:
Qualche anno fa avevo detto che sarei voluto tornare, era un mio obiettivo. Ora sono qui e bisogna darsi da fare. Arrivo con grande fame, determinazione e voglia di emergere. E sono le stesse cose che vanno trasmesse alla squadra. L’obiettivo principale è quello di trascinare tutti quanti, se riusciamo a fare un blocco unico tra società, staff, squadra e tifosi si possono fare buone cose
La mentalità giusta si sposa poi con la concretezza che Donati predica nel suo calcio:
Il mio calcio è intenso, molto di corsa, pochi fronzoli e concretezza. Il campionato di Serie B richiede questo. Tutto parte da una grande mentalità e spirito, sono cose che vanno inculcate subito alla squadra per affrontare la stagione. Dopo dei campionati non proprio positivi questa è una cosa imprescindibile
Infine la promessa ai tifosi che questa Sampdoria darà tutto sul campo. Perché quello che Donati cerca è una squadra col fuoco dentro:
Ai tifosi dico solo che la squadra darà tutto, l’unica cosa che sono certo e non sono un ruffiano, che ha bisogno di grossi messaggi vocali da dire a chiunque. Io voglio che la squadra dimostri e parli con l’atteggiamento. Credo questo sia il segnale più giusto. Sicuramente vedranno in me, nello staff e nei giocatori il fuoco, chi sarà qui dovrà avere qualcosa dentro di speciale che li fa andare più forte, al di là degli errori che facciamo tutti nella vita. Però quando fai l’errore nella maniera giusta si può sempre ripartire.Prometto impegno massimo dedizione grande voglia di fare