Sampdoria, dalla difesa a 3 a Coucke titolare: Donati mette a tacere le voci di imposizioni della società sulle sue scelte
Nessuna imposizione a Massimo Donati. L’allenatore della Sampdoria rivendica la sua autonomia, la libertà di lavorare e fare le sue scelte. Di prendersi le sue responsabilità, mettendoci la faccia come ha fatto finora. Dopo la sconfitta col Monza si sono moltiplicate, infatti, le voci di interferenze di alcuni dirigenti sul suo operato.
Che vanno da decisioni di natura tattica, come la difesa a tre (pare molto cara a Nathan Walker), a quelle tecniche, come l’aver deciso, dopo due giornate, di far giocare Gaetan Coucke invece che Simone Ghidotti. Salvo poi aver cambiato idea di nuovo dopo due partite, come ha confermato Donati stesso. Ma nella conferenza stampa precedente alla trasferta di Bari, il tecnico blucerchiato ha voluto essere chiaro su questo aspetto: nessuno gli impone nulla.
Di imposto non c’è niente. Ho letto che a Monza mi è stato imposto di giocare con la difesa a tre: è una fesseria
Sampdoria, Donati: “Di imposto non c’è niente. Confronto costante coi dirigenti, ma la conclusione spetta a me”
Sampdoria, Massimo Donati: formazioni fatte dalla società? Nessuno mi impone nulla…
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Donati è libero di fare le sue scelte, afferma. Casomai con la società e i dirigenti c’è un confronto continuo, uno scambio di opinioni che tocca tutti gli ambiti della vita calcistica. Poi però la conclusione, afferma, spetta a lui:
Credo che ci debba essere un confronto continuo con i dirigenti. Ma su tutte le cose. Sui ritiri, sul cibo, per esempio. Il confronto deve esserci sempre con la società. Un allenatore ascolta, si confronta, parla ed infine si arriva ad una conclusione