Espulsione di Cherubini a Monza, Donati contrario alla squalifica così lunga del numero 10 della Sampdoria. Al suo posto si scalda Pafundi
Il fallo di reazione di Luigi Cherubini a Monza è stato un gesto di inesperienza e poca lucidità. Un’azione che è costata cara alla Sampdoria, che si è ritrovata momentaneamente in inferiorità numerica e, magari, avrebbe potuto anche giocare con un uomo in più, visto che poi anche i brianzoli hanno perso un giocatore per doppia ammonizione.
Il numero 10 blucerchiato ha sbagliato, Massimo Donati glielo ha spiegato e il Cherubini ha chiesto scusa. Sono cose da non fare, viziate probabilmente dalla giovane età del ventunenne della Sampdoria, alla seconda stagione da professionista. Ma il tecnico ritiene esagerata l’espulsione con rosso diretto da parte dell’arbitro Rosario Abisso. E ancora di più le tre giornate di squalifica, che lo priveranno di un calciatore importante per le gare contro Bari, Catanzaro e Pescara:
Ha chiesto lui scusa a tutti quanti ed è stata apprezzata come cosa anche se non si può tornare indietro. Il gesto ovviamente è un errore che non si può fare. Poi nel calcio di oggi ci sono situazioni se io, per esempio, quando tocco lievemente un giocatore se l’avversario rimane in piedi non succede nulla, se invece va a terra è espulsione. L’ha appena toccato ma il giocatore è andato a terra come se si fosse rotto il piede. Sono situazioni che si vedono
Sampdoria, Donati: “Espulsione di Cherubini? Ha appena toccato l’avversario, sono situazioni che si vedono”
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Donati sottolinea le storture del metro di giudizio e di un’eccessiva accentuazione del tocco di Cherubini da parte di Armando Izzo. Tanto che la società blucerchiata ha anche presentato ricorso contro il provvedimento del giudice sportivo.
Se però saranno confermate le tre giornate al numero 10 doriano, l’allenatore non ha molte scelte in attacco. A maggior ragione visti gli impegni ravvicinati col turno infrasettimanale. Al posto di Cherubini scalpita Simone Pafundi, suo compagno anche in Nazionale Under 21 che ancora cerca la prima da titolare a Genova:
Si è allenato bene come sempre, sta imparando a fare la fase di non possesso perché nel calcio di oggi sta capendo che bisogna fare anche quello ed è un giocatore che sta crescendo